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Concorso medicina generale, caos presunti brogli

Concorso medicina generale, caos presunti brogli

19 settembre 2014 | 17.45
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Concorso medicina generale, caos presunti brogli

(Adnkronos Salute) - Concorso di Medicina generale tra caos e mistero. Sul web sta montando la protesta degli studenti che mercoledì scorso hanno partecipato alla selezione nazionale, gestita però localmente dalle varie Regioni. Sui profili Facebook personali di molti studenti, soprattutto nel Lazio, e su alcuni profili legati invece a gruppi tematici, si denunciano infatti presunte irregolarità nello svolgimento della prova: dai controlli blandi all'uso sfacciato di telefonini. Presunti brogli che però sembrano - almeno per il momento - confinati solo sul web.

"Siamo a conoscenza delle voci che stanno circolando sui social network - afferma all'Adnkronos Salute Alessandro Di Russo, coordinatore Fimmg formazione Lazio - ma noi non abbiamo ricevuto alcun reclamo, nessuna segnalazione al riguardo. Naturalmente ci siamo attivati e stiamo raccogliendo testimonianze. Per ora, quello che viene denunciato su Internet non corrisponde a quanto raccolto. Ho il sospetto - aggiunge Di Russo - che ci sia in atto un attacco mediatico al concorso".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Salvatore Caiazza, componente Sportello giovani dell'Ordine dei medici di Napoli: "Quello che si legge sui social e su alcuni media non corrisponde, almeno per il momento, alle testimonianze che stiamo raccogliendo. A chi si sente vittima di brogli ho chiesto di esporre formale denuncia alle autorità, e avranno il supporto dello Sportello. Però ripeto, per ora non ci risulta niente di così grave". Giulia Zonno, segretario nazionale Fimmg formazione è lapidaria: "In Lombardia non mi risulta nessuna segnalazione di irregolarità".

A seguito delle prime segnalazioni circolate sui social network, anche il Segretariato italiano giovani medici (Sigm) ha invitato i candidati che si sono cimentati nelle prove a segnalare eventuali disservizi: "Abbiamo segnalato i disservizi al ministro della Salute, al presidente della Conferenza Stato Regioni e al presidente della Federazione degli Ordini dei medici. Da quanto ci viene segnalato dai colleghi, che firmano le loro e-mail senza celarsi, sembrerebbe che in numerose sedi non sia stato possibile garantire le condizioni ambientali e gli standard minimi per il regolare svolgimento di un pubblico concorso. Invitiamo le Istituzioni competenti a fare le valutazioni del caso ed a fare chiarezza prima che le graduatorie siano pubblicate".

Secondo quanto lamentato dal Sigm, sembrerebbe che "gli spazi individuati per la somministrazione delle prove non siano stati adeguati ad ospitare l'ingente afflusso di candidati ammessi alle selezioni, nè il numero dei membri delle commissioni sarebbe stato sufficiente a rispettare il timing relativo alle procedure concorsuali ed a garantire un’adeguata sorveglianza dentro le aule".

Ancora più dura Federspecializzandi, che chiede addirittura la ripetizione del concorso: "Date le numerose situazioni di irregolarità nello svolgimento del concorso di accesso al corso specifico in medicina generale, segnalate su tutto il territorio nazionale a mezzo stampa, social network e lettere personali, Federspecializzandi chiede l'immediato annullamento del concorso e la sua ripetizione nella più totale garanzia del corretto svolgimento della prova d'esame".

"Riteniamo inaccettabile che l'accesso alla formazione in medicina generale, anziché basarsi sui principi della trasparenza, della meritocrazia, del premio dell'onestà dei candidati, si sia svolto in strutture e in un clima che rischiano di favorire, nell'accesso ad un settore professionale fondamentale nel nostro servizio sanitario nazionale, i furbetti anziché i meglio preparati". Federspecializzandi esprime inoltre l'auspicio che "nell'organizzazione dell'ormai imminente concorso nazionale di accesso alle scuole di specializzazione si faccia tesoro delle numerose criticità che hanno inficiato lo svolgimento della prova di accesso al corso specifico in medicina generale e che vengano messe in atte tutte le misure atte a garantire il regolare svolgimento del concorso".

Lo Smi (Sindacato medici italiani) sta invece valutando la possibilità di "avviare una azione giudiziaria collettiva e chiede l'intervento urgente delle istituzioni". Il sindacato, chiede, ai ministeri interessati che "facciano chiarezza e che intervengano con urgenza", ricordando anche la prossima sessione di ammissione di ottobre: "La sanità - spiega lo Smi - non ha bisogno di scandali di questo tipo, i giovani medici hanno diritto a procedure trasparenti, a concorsi basati sulla meritocrazia e non sulla truffocrazia".

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