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Salute: Social egg freezing salva fertilità, sbarca in Italia conservazione ovociti

19 settembre 2014 | 13.31
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Salute: Social egg freezing salva fertilità, sbarca in Italia conservazione ovociti

(Adnkronos Salute) - Lavoro che non c'è o è troppo precario, problemi a trovare un appartamento in affitto, traversie sentimentali. Per mettere in banca la propria fertilità sempre più donne all'estero ricorrono al Social egg freezing, la crioconservazione degli ovociti per motivi 'sociali', prelevati in età fertile per bloccare l'orologio biologico proteggendo la fertilità. Nata per le pazienti oncologiche, oggi questa tecnica è impiegata anche da donne sane per conservare i propri ovociti in attesa delle condizioni più opportune per una gravidanza. E anche in Italia gli esperti si interrogano sulle potenzialità di questa procedura. A mettere sotto il microscopio il Social egg freezing oggi a Roma sono ginecologi, esperti di medicina della riproduzione e antropologi.

L'occasione è stato l'evento promosso da Maria Giuseppina Picconeri, ginecologa responsabile del Centro 'Nike Medical Center' di Roma, con il patrocinio della Facoltà di Medicina della Sapienza. In Italia una coppia su quattro ha problemi di infertilità e secondo i dati dell'Oms, nel 2020 una coppia su tre nel mondo sarà infertile. A favorire il problema è anche l'età sempre più avanzata in cui la donna si sente pronta per cercare la sua prima gravidanza: dai 25 anni dei primi anni Novanta agli attuali 32. "La fertilità delle donne è biologicamente determinata - ricorda Picconeri - Nasciamo con un patrimonio ovocitario definito e destinato ad esaurirsi progressivamente con l'aumentare dell'età biologica".

"La buona notizia - continua Picconeri - è che i progressi raggiunti dalla tecnica della crioconservazione ci permettono di affermare che superare l'asincronia tra il proprio orologio biologico e le personali condizioni sociali della donna è oggi possibile. Meglio ancora, che è possibile passare dal concetto di preservazione della fertilità, alla prevenzione dell'infertilità". Per Antonino Guglielmino, responsabile dell'Istituto di medicina e biologia della riproduzione Umr/Hera di Catania, "il Social freezing può essere considerato una misura di medicina preventiva dell'infertilità dovuta ad età avanzata, ma perché sia valida come tale deve essere effettuata prima dei 35 anni".

"Questa tecnica può rappresentare, nel prossimo futuro, una valida alternativa all'ovodonazione nelle donne con la capacità riproduttiva compromessa dall'età", aggiunge l'esperto. Per informare le donne sui tempi della maternità è stata lanciata una campagna di informazione denominata 'Stop infertility', presto online con il video realizzato in collaborazione con gli studenti della Rufa- Rome University of Fine Arts, ai quali è stato chiesto di interpretare il tema di questo evento. In pratica, però, cosa occorre fare per crioconservare i propri gameti? Un'aspirante futura mamma "dovrebbe recarsi presso un centro di Pma per permettere agli esperti di valutare la sua situazione generale e ginecologica sottoponendosi ad una serie di esami di routine e specifici in grado di valutarne la riserva ovarica. Successivamente, verificati i necessari presupposti clinici, procedere ad una stimolazione ovarica per produrre durante quel ciclo un maggior numero di ovociti possibile quindi, infine, procedere con il prelievo ovocitario", dice Picconeri.

"Lo step successivo - prosegue la specialista - sarà quello della vitrificazione e quindi della conservazione degli ovociti in azoto liquido a una temperatura di -196°C. Infine, al momento del loro impiego si procederà allo scongelamento ed al loro utilizzo attraverso le tecniche di fecondazione in vitro". Quali sono le percentuali di riuscita di questa tecnica? "Sono determinate dal numero degli ovociti congelati, che dovrebbero essere almeno 8-10 e restano legate, anche loro, all'età della donna al tempo del congelamento: il momento ideale resta quello del picco della fertilità, ovvero tra i 25 e i 35 anni".

"Il costo in Italia è molto inferiore rispetto agli altri Paesi dove questa tecnica viene applicata da più tempo e - calcola Picconeri - si aggira intorno ai 3.000-3.500 euro contro i 12.000-13.000 dollari necessari negli Stati Uniti. A questo si devono aggiungere 300 euro per ogni anno successivo di conservazione. In conclusione, per superare il problema dell'infertilità determinata dai cambiamenti sociali - conclude esperta - sarebbe opportuno che la società prendesse atto dei limiti temporali della finestra riproduttiva femminile ma anche che, con politiche di sostegno alle giovani coppie, rimuovesse gli ostacoli sociali alla progettualità genitoriale".

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