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Baby-genitori, la psicologa: "Essenziale l'aiuto dei nonni, ma non 'appropriarsi' del bebè"

02 ottobre 2014 | 15.09
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Anna Oliverio Ferraris dopo l'ultimo caso di baby-genitori a Treviso: "La genitorialità può sconvolgere l'esistenza di questi ragazzini. L'ideale è delegare ai nonni per continuare a vivere una vita normale ma il piccolo deve sapere chi sono i suoi genitori"

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Genitori quando si dovrebbe ancora giocare con le bambole? O nel pieno dell'adolescenza, come nella trasmissione '16 anni e incinta' di Mtv? "In questi casi entrano fortemente in gioco i nonni, che nella maggior parte dei casi si rendono disponibili a fare da genitori sia alla propria figlia, baby-mamma, che al nipote. Ma, pian piano, dovrebbero aiutare la bambina, una volta cresciuta, a responsabilizzarsi, e insegnarle a essere madre senza essere invadenti e soprattutto senza 'impadronirsi' del bambino". A dirlo all'Adnkronos Salute, commentando l'ultimo caso di baby-genitori a Treviso (13 anni lei e 12 lui) è Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello sviluppo all'università Sapienza di Roma.

Ferraris ricorda che "al momento del concepimento i due ragazzini erano persino più giovani, rispettivamente 12 e 11 anni", un'età in cui, "dato che i bambini sono già iper-esposti a immagini e filmati di atti sessuali su tv e web, si può già iniziare a spiegare con sensibilità come funzionano i sistemi contraccettivi. Precisando che, comunque, che questi rapporti si possono benissimo rimandare: di certo non è necessario avere subito una vita sessuale e ci sono altri modi per manifestare la propria affettività, come baci e carezze".

Una gravidanza così precoce, "che avviene in un periodo in cui si è ancora solo figli e non si è nemmeno iniziata a vivere l'adolescenza, richiede sicuramente l'impegno dei nonni. La genitorialità può infatti sconvolgere l'esistenza di questi ragazzini, che non sono ancora in grado di assumersi responsabilità e che inevitabilmente si comporteranno più da fratello o sorella maggiore rispetto al bebè. Chiudersi in casa a fare i genitori provocherebbe inevitabilmente un isolamento sociale. L'ideale è delegare ai nonni per continuare a vivere una vita normale. Attenzione però: il piccolo deve sapere chi sono i suoi genitori, non è una cosa che si può comunicare in un secondo momento. E i baby-mamma e papà vanno sempre coinvolti in ogni momento della vita del bimbo".

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