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Ricerca: creati vaccini in 3D per combattere tumori e malattie infettive

09 dicembre 2014 | 19.37
LETTURA: 3 minuti

Se oggi l'immunoterapia è uno degli approcci più studiati per battere il cancro, dagli scienziati del Wyss Institute presso l'Harvard University e l'Harvard School of Engineering and Applied Sciences arriva una notizia destinata a fare scalpore: il team di David Mooney ha realizzato un vaccino in 3D per combattere il cancro e le malattie infettive anche mortali

 - INFOPHOTO
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A rendere il tumore tanto insidioso è la sua capacità di ingannare il sistema immunitario. Se oggi l'immunoterapia è uno degli approcci più studiati per battere il cancro, dagli scienziati del Wyss Institute presso l'Harvard University e l'Harvard School of Engineering and Applied Sciences arriva una notizia destinata a fare scalpore: il team di David Mooney ha realizzato, infatti, un vaccino in 3D per combattere il cancro e le malattie infettive anche mortali.

In uno studio pubblicato su 'Nature Biotechnology' il gruppo mostra come un'iniezione di biomateriale programmabile, che spontaneamente si assembla in vivo a formare una struttura in 3D, potrebbe combattere e persino aiutare a prevenire il tumore, insieme a malattie infettive come l'Hiv. La ricerca mostra i primi risultati, ottenuti nei topi e giudicati molto promettenti. "Possiamo creare strutture in 3D usando sistemi di somministrazione minimamente invasivi, per attivare e rinforzare le cellule immunitarie di un ospite, rendendole in grado di riconoscere e attaccare cellule pericolose in vivo", dice Mooney.

Le strutture biodegradabili possono essere caricate con componenti chimici e biologici e "liberate da un'iniezione appena sottopelle". Le nanoparticelle a base di silice presentano al loro interno dei piccolissimi pori, che possono essere riempiti di medicinali e di sostanze in grado di risvegliare il sistema immunitario: nello studio sui topi si sono rivelate capaci di "attirare decine di milioni di cellule immunitarie", spiega Jaeyun Kim, coautore del lavoro.

Oltretutto, assicura Mooney, i vaccini in 3D sarebbero facili e rapidi da produrre, e potrebbero rivelarsi un'arma molto utile contro una pericolosa epidemia emergente, anche per rinforzare le difese immunitarie, con l'obiettivo di prevenire l'infezione.

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