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Chirurgia: a Torino il primo intervento al cuore con Google Glass

06 marzo 2015 | 13.42
LETTURA: 3 minuti

L'ospedale Molinette annuncia un'operazione in prima nazionale: i 'superocchiali' a realtà aumentata sono stati indossati dal cardiochirurgo Mauro Rinaldi per sostituire una valvola aortica. Mininvasiva la metodica, hi-tech lo strumento protagonista. Si comanda con la voce e proietta sull'occhio del medico immagini in formato 25 pollici

Il chirurgo in sala operatoria mentre indossa i Google Glass
Il chirurgo in sala operatoria mentre indossa i Google Glass

I Google Glass fanno il loro ingresso in sala operatoria per un intervento al cuore. Accade a Torino, dove l'ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza annuncia oggi un'operazione condotta "per la prima volta in Italia". Ieri mattina, 5 marzo, i 'superocchiali' hanno accompagnato Mauro Rinaldi, direttore della Cardiochirurgia universitaria delle Molinette, in un intervento di sostituzione della valvola aortica con approccio mininvasivo.

Un uomo torinese di 70 anni, affetto da stenosi valvolare aortica con degenerazione calcifica, è stato sottoposto a sostituzione della valvola con una protesi di nuova generazione. Non con la classica tecnica di sutura (sutereless) - spiega una nota dall'azienda ospedaliera piemontese - ma mediante un approccio minitoracotomico (un'incisione di 5-6 cm) senza aprire lo sterno. L'intervento è tecnicamente riuscito e ora il paziente è ricoverato in Terapia intensiva.

I Google Glass, gli occhiali a realtà aumentata - ricordano dalle Molinette - hanno una montatura formata da un telaio resistente e naselli regolabili. La caratteristica che li rende unici è la presenza di un display montato su una lente. Quest'ultimo, ad alta definizione, proietta le immagini direttamente sugli occhi del chirurgo, dove i contenuti vengono visualizzati come se ci si trovasse di fronte a uno schermo da 25 pollici visto da una distanza di 2 metri.

Sono molte, secondo i medici, le peculiarità che in futuro potrebbero rendere i Google Glass una presenza fissa sul vassoio dei ferri chirurgici. La prima è che il dispositivo si comanda attraverso la voce. "In ambito medico le applicazioni attuali sono prevalentemente didattiche - spiegano ancora le Molinette - Il chirurgo può gestire lo strumento con semplici comandi vocali, al fine di divulgare e condividere le nuove tecniche in tempo reale non solo con i collaboratori presenti nella propria sala operatoria, ma anche con addetti ai lavori tramite 'hangout', rispettando la privacy del paziente".

"E' inoltre possibile consultare i dati clinici-strumentali del paziente nel contesto della procedura che si sta eseguendo. Per esempio - prospettano gli esperti - sarà estremamente semplice consultare la coronarografia nello stesso momento in cui si sta eseguendo un intervento di rivascolarizzazione miocardica. Nel futuro diverse applicazioni potranno essere ampliate e perfezionate al fine di rendere più agevole il gesto del cardiochirurgo". Si può pensare per esempio a "sistemi di misurazione senza bisogno di usare calibri o misuratori".

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