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Ricerca: primi paraplegici correranno Maratona di Roma con esoscheletro

18 marzo 2015 | 12.47
LETTURA: 3 minuti

I due sportivi percorreranno il Viale delle Terme di Caracalla, per 1 km circa. Mostrando come l’esoscheletro ReWalk ha rivoluzionato la loro vita

 - Fondazione Santa Lucia
- Fondazione Santa Lucia

Senza l'uso delle gambe, correranno la Maratona di Roma grazie a un esoscheletro indossabile. Carmine Consalvi e Nicoletta Tinti affrontano una nuova e straordinaria sfida sportiva: sono i primi paraplegici completi a partecipare alla Maratona di Roma, utilizzando un esoscheletro indossabile. Una speciale imbragatura hi-tech, dotata di una sorta di zainetto, che consente ai paraplegici di tornare a muovere le gambe. L'appuntamento è per domenica 22 marzo, dalle ore 10.00 circa, per Carmine e Nicoletta.

I due sportivi percorreranno il Viale delle Terme di Caracalla, (partendo dal lato Aranciera di San Sisto) per 1 km circa, mostrando come l’esoscheletro ReWalk ha rivoluzionato la loro vita. A seguirli Max Giusti e molti altri sostenitori, che li accompagnano in questa straordinaria esperienza. L'iniziativa, patrocinata dalla Fondazione Santa Lucia e dal suo nuovo Training Center ReWalk di Roma, mira a far conoscere da vicino questa tecnologia, il ReWalk appunto, che promette "di cambiare la vita quotidiana di tante persone oggi costrette in sedia a rotelle", dicono dalla Fondazione.

"Il training con l’esoscheletro è stato eccitante - confida Consalvi all'Adnkronos Salute - perché rimettersi in piedi è una cosa fantastica. Però ho dovuto sudare, perché ho una lesione alla spina dorsale molto alta, che mi toglie la sensibilità del corpo dal petto in giù. Senza la possibilità di utilizzare gli addominali, la gestione dell’equilibrio diventa molto più difficile".

Ma come è cambiata la vita con l'uso dell'esoscheletro? "La vita quotidiana cambiata di molto. Invece di passare la giornata sul divano, mi esercito con il ReWalk. Riesco a gestire la salute del mio corpo e il tempo e gli impegni della giornata in modo diverso". Ma perché scendere in pista per la Maratona di Roma? Una sfida "accettata per avere un obiettivo da raggiungere e una sfida da vincere".

"Quando giro per strada con l’esoscheletro - continua - cerco sempre di dare il meglio per apparire normale. La gente, quando è distratta, neanche mi nota. E questi sono gli obiettivi che ho raggiunto. L’uso dell’esoscheletro richiede esercizio e fatica, ma preferisco che la gente mi guardi con sorpresa come se fossi un Avatar", piuttosto che con compassione.

Per saperne di più e conoscere i protagonisti, l’appuntamento è al Marathon Village, sabato 21 marzo alle ore 15.00: medici e bioingegneri della Fondazione Santa Lucia saranno presenti con Carmine Consalvi sul palco di "Techno runner: in pista con gambe robot, un esoscheletro indossabile che permetterà a chi non può più camminare di tornare a correre".

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