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Salute: l'ipotesi, Syd Barrett dei Pink Floyd forse aveva sindrome Asperger

19 marzo 2015 | 17.34
LETTURA: 3 minuti

Lo suggerisce una pubblicazione scientifica che apparirà a giugno negli 'Archives of Psychiatry'. Tra le cause del ritiro sociale del musicista, si ipotizzarono l'abuso di sostanze o una forma di schizofrenia

Nella foto, la copertina di 'The Madcap Laughs' (1970), primo album solista di Syd Barrett (credits: EMI)
Nella foto, la copertina di 'The Madcap Laughs' (1970), primo album solista di Syd Barrett (credits: EMI)

Syd Barrett, il geniale fondatore dei Pink Floyd morto nel 2006, che abbandonò il gruppo dopo due anni e visse per 40 anni in solitudine, "forse era affetto dalla sindrome di Asperger a basso funzionamento". E' l'ipotesi della pubblicazione scientifica che apparirà a giugno negli 'Archives of Psychiatry' a firma del presidente di Peter Pan Onlus Mario Campanella e della psichiatra Donatella Marazziti, i cui contenuti sono stati anticipati all'Adnkronos Salute. "Nato a Cambridge nel 1946 come tutti gli altri componenti del gruppo, Barrett abbandonò i Pink Floyd prima del grande successo mondiale che li portò a vendere oltre 600 milioni di copie di dischi nel mondo", ricordano gli autori.

Tra le cause del ritiro sociale del musicista, si ipotizzarono l'abuso di sostanze o una forma di schizofrenia. "Gli studi che abbiamo condotto - afferma Campanella - fanno propendere decisamente per un Asperger a basso funzionamento, una patologia dello spettro autistico che può portare a ritiro sociale. L'esame di review clinico sull'uomo che ispirò straordinari successi come 'Whish You Where Here' e 'Shine on You Crazy Diamond' parla di stereotipie, andatura storicamente ondeggiante nel passo, repulsione rispetto alla luce, introiezione massima".

"Tutti segni di alcune forme di Asperger - scrivono Campanella e Marazziti - un mondo variegato nel quale, è opportuno precisarlo, esistono tantissime condizioni compatibili con la normalità".

"L'ipotesi schizofrenica - proseguono gli autori - è smentita dalla ricostruzione storica della vita di Barrett: non fu mai ricoverato, come invece venne sostenuto per tanti anni, nè vi sono mai state prove di fenomeni deliranti o allucinatori, al netto di quelle che produssero l'alto consumo di mescalina e Lsd. Barrett - continuano Campanella e Marazziti - fu portato due volte in vista da Roger Waters, altro immenso musicista del gruppo, dallo psichiatra scozzese Ronald D.Laing, che non seppe formulare una diagnosi certa".

L'Asperger comporta, "nelle forme che non consentono adattamento, un progressivo ritiro sociale, una introiezione parossistica, l'avversione costante per le luci".

"I tratti di Barrett aspergeriani - concludono - sono comuni già da prima del suo ritiro sociale: mancanza di empatia e pur tuttavia grande capacità cognitiva e artistica, tendenza alle stereotipie, rigidità affettiva".

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