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Psichiatria: esperto, piloti scelgono la Svizzera per visite mediche 'lampo'

26 marzo 2015 | 19.45
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"Ultimamente c'è stato un adeguamento alla normativa dell'Easa, e questo ha portato ad una deregulation per gli esami e le visite mediche, che vengono fatti più di rado", spiega Fabrizio Palombo, medico autorizzato al rinnovo dei brevetti di volo.

Psichiatria: esperto, piloti scelgono la Svizzera per visite mediche 'lampo'

"Sta crescendo il fenomeno di piloti civili italiani, ma molti arrivano anche da altri Paesi dell'Ue, che scelgono al Svizzera per le visite e i controlli medici previsti per il primo brevetto di volo o per il rinnovo. In centri autorizzati dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) che in un'ora rilasciano l'idoneità. Mentre nei centri dell'Aeronautica Militare i controlli sono molto più severi e lunghi". A parlare all'Adnkronos Salute è Fabrizio Palombo, medico autorizzato al rinnovo dei brevetti di volo con oltre 20 anni di esperienza nel settore. Secondo Palombo quello che è accaduto in Francia con la tragedia dell'Airbus della Germanwing "è un fatto gravissimo che lascia senza parole, e fa riflettere soprattutto il gesto folle del copilota".

"Per le visite mediche ai piloti civili - spiega Palombo - ultimamente c'è stato un adeguamento alla normativa dell'Easa, e questo ha portato ad una deregulation per gli esami e le visite mediche, che vengono fatti più di rado. Ad esempio, per un rinnovo del brevetto di volo non sono previsti i colloqui psico-attitudinali, ma lo sono solo per chi è al primo step della carriera. Oggi con queste prove è difficile individuare casi di 'burnout' o abuso di farmaci antidepressivi, e in quest'ultimo caso andrebbero invece fatte delle analisi delle urine. La nuova normativa Ue - prosegue - ha abbassato il livello dei controlli psicoattitudinali. Allo scorso congresso di medicina aerospaziale svoltosi a settembre a Bucarest, ha fatto molto discutere un caso del 2013. Un pilota americano ha avuto una crisi nervosa durante il volo ed è stato immobilizzato. Ma nessuno l'aveva identificato come a rischio alle visite mediche".

Ma quanti piloti in Italia ogni anno vengono fermati dai medici perché non in grado di pilotare? "E' difficile dirlo - risponde Palombo - sono casi estremamente rari. Oggi in Italia non è più solo l'Aeronautica Militare ad occuparsi delle visite mediche. Ci sono centri privati che fanno questo tipo di attività, autorizzati o che stanno ottenendo il via libera dall'Enac. Oppure si va in Svizzera, appunto, dove la procedura è più semplice rispetto ai controlli molto severi che fa l'Aeronautica Militare. E - conclude - non ci vanno solo gli italiani, ma arrivano piloti un po' da tutta Europa".

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