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Pediatria: in bebè prematuri connessioni cervello alterate

05 maggio 2015 | 08.59
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Ecco perché la nascita prima del tempo è legata a un maggior rischio di problemi dello sviluppo neurologico, tra cui disturbi dello spettro autistico e deficit di attenzione

Pediatria: in bebè prematuri connessioni cervello alterate

Il parto prematuro può alterare la connettività tra aree chiave del cervello dei bebè, secondo un nuovo studio condotto da esperti del King's College di Londra. I risultati dovrebbero aiutare i ricercatori a comprendere meglio il motivo per cui la nascita prima del tempo è legata a un maggior rischio di problemi dello sviluppo neurologico, tra cui disturbi dello spettro autistico e quelli da deficit di attenzione.

Lo studio, pubblicato sulla rivista 'Pnas', ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale per esaminare i collegamenti specifici nel cervello di 66 bambini, 47 dei quali nati prima di 33 settimane di gestazione e 19 nati a termine. Le connessioni cerebrali analizzate erano tra il talamo e la corteccia, e sono quelle che si sviluppano rapidamente durante il periodo in cui un neonato prematuro viene curato in un'unità di terapia intensiva ad hoc. Gli studiosi hanno scoperto che coloro che sono nati nella finestra normale di nascita (37-42 settimane) mostrano una struttura molto simile agli adulti in queste regioni del cervello, provando che la rete connettiva cerebrale è abbastanza matura al momento della nascita.

I nati prematuri (prima di 33 settimane di gestazione) sono invece dotati di minore connettività tra talamo e la parte della corteccia che supporta le funzioni cognitive superiori, ma di una maggiore connettività tra il talamo e la corteccia sensoriale primaria, che è coinvolta nell'elaborazione dei segnali di viso, labbra, mascella, lingua e gola. Maggiore è il grado di prematurità, tanto più marcate sono risultate le differenze nella connettività cerebrale.

Gli autori suggeriscono che le connessioni più forti che coinvolgono viso e labbra potrebbero essere il risultato della loro esposizione precoce al latte materno o al biberon, mentre la connettività ridotta in altre regioni del cervello può essere collegata alla maggiore incidenza delle difficoltà che si osservano nella tarda infanzia di questi bimbi. L a prossima tappa del lavoro sarà capire come questi risultati si intersecano con le difficoltà di apprendimento, concentrazione e sociali che molti di questi bambini vivono nella crescita.

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