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Animali: Asl Firenze salva cane investito e gli dà nome personaggio Star Wars

27 maggio 2015 | 14.33
LETTURA: 4 minuti

Il meticcio si chiama 'Dart Fener', pieno recupero dopo traumi gravissimi

'Dart Fener' il cane salvato dalla Asl di Firenze
'Dart Fener' il cane salvato dalla Asl di Firenze

Lo hanno chiamato Dart Fener come il perfido personaggio di 'Guerre stellari', che nel film originale si chiama in realtà Darth Vader e prima di diventare cattivo, quand'era ancora un Jedi, Anakin Skywalker. Lo hanno chiamato Dart Fener perché per qualche giorno, dopo che lo hanno operato, a causa dei drenaggi nelle canne nasali, respirando emetteva un rantolo simile a quello che caratterizza il valoroso combattente che ha ceduto al Lato Oscuro della Forza nella saga di George Lucas. È un randagio che alcuni cittadini avevano segnalato da qualche giorno a San Casciano, in Toscana.

Si aggirava per strada, impaurito e fuggiasco, finché qualche giorno fa il Servizio di igiene urbana veterinaria dell'Azienda sanitaria di Firenze viene allertato perché il corpo di quel cane è sul ciglio di una strada, orrendamente ferito dall'urto con un'auto. Vanno a recuperarlo. Ha il muso spappolato. È di una magrezza notevole. E il trauma non gli consente di bere e mangiare in modo adeguato. È senza microchip.

Le condizioni sono critiche e Dart Fener viene ricoverato in una Clinica veterinaria che collabora al sistema di soccorso coordinato dalla Asl 10. I due veterinari - Giampiero Melpignano e Federico Manni - constatano che l'animale non ha lesioni interne, ma il trauma facciale è davvero serio, con frattura della mandibola, fratture mascellari, nasali e frontali, in un quadro di estrema debolezza. Il recupero dell'animale, senza interventi chirurgici complessi e costosi, appare impossibile. Ed essendo un cane non identificato, quindi senza un proprietario, i costi della custodia e della terapia chirurgica possono essere solo a carico del Comune.

In questi casi i termini del problema sono molto chiari, evidenzia la Asl di Firenze. Le alternative sono o l'eutanasia per l'estrema gravità delle lesioni, definibili con una buona dose di ipocrisia incurabili, oppure il ricovero in un canile, cercando di curarlo nel migliore dei modi, per quanto consentito dalla dotazione del canile. Tuttavia, un protocollo operativo prevede che dopo la valutazione clinico chirurgica e dopo i rilievi della Asl, con l'assenso del Comune, il cane possa essere ricoverato e sottoposto a intervento chirurgico da una equipe scelta in base alle esigenze del caso. Così viene deciso per qual bastardino ancora senza un nome.

Del resto un cane in quelle condizioni, se ce la fa a sopravvivere, difficilmente però poi può essere adottato ed è probabile che per molti anni resti in un canile con un costo notevole per la collettività. Nel caso di Dart Fener Asl, Comune, Ordine dei veterinari, insomma tutto il sistema, collaborano invece in sintonia, ottenendo un notevole risultato di efficacia e piena soddisfazione. Dopo 20 giorni di degenza in clinica, il cane si è ripreso in maniera ottimale, con completa guarigione, guadagnandosi l'affetto di tutto il personale, che si è infine adoperato per trovare una buona adozione, evitando il trasferimento in canile. La soluzione è arrivata dopo circa un mese dall'investimento e dal recupero in strada.

Le attuali norme prevedono per il cittadino l'obbligo di chiamare soccorso nel caso in cui viene trovato un animale ferito, ma non è definito quale sia la struttura che deve dare risposta a questa chiamata. L'esperienza dell'Azienda sanitaria di Firenze, come riconosciuto anche da un recente report di Lega Ambiente, si pone come esperienza pilota, dimostrando come una struttura pubblica possa organizzare a costi contenuti, una risposta pienamente efficace.

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