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Ricerca: macchina simula-vomito svela meccanismi contagio virus

20 agosto 2015 | 13.27
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Ricerca: macchina simula-vomito svela meccanismi contagio virus

La fantasia è alleata della ricerca. E di certo non è mancata agli studiosi americani che hanno ideato un dispositivo simula-vomito per scoprire in che modo i virus gastrointestinali si diffondono nella popolazione. La 'vomiting machine' ha un volto umano (una sorta di maschera) che riproduce il getto (verde) con precisione e regolarità e può svelare il potere dei patogeni. In particolare, il team ha usato la macchina per testare il comportamento del norovirus nell'aria, un microscopico nemico responsabile solo in Usa di 21 milioni di infezioni l'anno.

A firmare la ricerca, pubblicata su 'Plos One', i ricercatori della North Carolina State University e della Wake Forest University. Gli studiosi hanno dimostrato che il vomito può spargere particelle virali nell'aria. "L'evidenza epidemiologica suggerisce l'aerosolizzazione del virus durante il vomito come una probabile via di diffusione norovirus, e il nostro lavoro conferma che questo è non solo possibile, ma probabile", dice Lee-Ann Jaykus, della NC State University.

"Quando una persona vomita, le particelle del virus aerosolizzate possono raggiungere la bocca di un'altra persona e, se ingerite, possono portare a infezioni", spiega Jaykus. "Ma queste particelle sospese nell'aria possono anche atterrare su superfici vicine, come tavoli, maniglie delle porte", lavandini e water, "provocando l'inquinamento ambientale. I norovirus possono restare in giro per settimane, quindi chiunque che tocca quel tavolo e poi si mette la mano in bocca potrebbe essere a rischio di infezione".

Il team di ricerca ha dunque sviluppato e utilizzato il dispositivo per controllare con precisione il volume, la viscosità e la pressione del vomito simulato. I ricercatori hanno contaminato il falso vomito con un virus (batteriofago MS2, simile al norovirus, ma che non danneggia gli esseri umani) e hanno utilizzato il dispositivo per capire cosa accade. "In termini di percentuale complessiva, non viene aerosolizzato molto virus", spiegano gli autori, ma "in termini assoluti è molto rispetto alla quantità necessaria per causare un'infezione". La prossima sfida sarà quella di capire, con l'aiuto della macchina simila vomito, quanto a lungo i virus possono sopravvivere e viaggiare nell'aria.

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