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Medicina

Staminali, da trattamento anti-cancro speranza contro sclerosi multipla

18 gennaio 2016 | 15.10
LETTURA: 4 minuti

Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Trattamenti dalla doppia vita. Questa volta è il caso di un approccio originariamente usato contro il cancro, che ha dato risultati "notevoli" nei pazienti con sclerosi multipla. Persone prima bloccate su una sedia a rotelle sono tornate infatti a camminare o a nuotare. Si tratta del trapianto autologo di cellule staminali del sangue: i medici di Sheffield - che seguono la sperimentazione in corso in Gb - spiegano alla Bbc che i malati stanno mostrando importanti miglioramenti dopo aver ricevuto questa terapia, di solito utilizzata contro il cancro. Finora circa 20 pazienti hanno ricevuto trapianti delle proprie cellule staminali. Alcuni erano paralizzati e sono stati in grado di muoversi di nuovo.

Secondo Basil Sharrack, del Royal Hallamshire Hospital di Sheffield, "avere un trattamento che può potenzialmente invertire la disabilità è davvero un risultato importante". L'approccio del team è partito dall'idea che il sistema immunitario attacca il cervello e il midollo spinale, causando infiammazione, dolore, disabilità. La terapia elaborata dai ricercatori si basa sulla distruzione del sistema immunitario 'impazzito', attraverso altissime dosi di farmaci chemioterapici, e poi sulla sua ricostruzione attraverso il trapianto di staminali prelevate dal sangue dello stesso paziente.

Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe ha, questo caso, lo scopo di ripristinare il sistema immunitario difettoso, distrutto con la chemio. Questo viene poi ricostruito proprio con le staminali raccolte a partire dal sangue dello stesso paziente. Queste 'cellule bambine', infatti, sono in una fase così precoce che non hanno sviluppato i difetti che scatenano la sclerosi multipla.

"Il sistema immunitario viene riportato a prima della sclerosi multipla", spiega John Snowden, consulente ematologo al Royal Hospital Hallamshire. Circa 20 pazienti con sclerosi multipla sono stati trattati a Sheffield negli ultimi tre anni. In questa malattia lo strato protettivo che circonda le fibre nervose del cervello e del midollo spinale (mielina) viene danneggiato. Il sistema immunitario attacca per errore la mielina, provocando lesioni o la sclerosi. La mielina danneggiata interrompe i segnali nervosi, un po' come un corto circuito causato da un cavo elettrico sfilacciato.

La Bbc ha potuto intervistare diversi dei pazienti che hanno subito il trapianto di cellule staminali. E' il caso di Steven Storey, cui è stata diagnosticata la sclerosi multipla nel 2013: entro un anno è passato dall'essere un atleta ad aver bisogno di una sedia a rotelle. "A un certo punto non riuscivo nemmeno a tenere un cucchiaio in mano per mangiare", racconta l'uomo che nella sua vita precedente correva la maratona. Nel giro di pochi giorni dal trapianto era in grado di muovere le dita dei piedi, e dopo quattro mesi poteva stare in piedi senza aiuto. Steven ha ancora bisogno della sedia a rotelle, ma si dice stupito dei suoi progressi: "E' stato incredibile. Ora posso nuotare e andare in bici e sono determinato a camminare".

Il Royal Hallamshire Hospital, insieme con altri ospedali negli Stati Uniti, in Svezia e in Brasile, è parte di un progetto internazionale che sta valutando i benefici a lungo termine del trapianto di cellule staminali. Il trattamento comporta un costo di circa 30.000 sterline. I risultati dello studio in corso, battezzato 'Mist', dovrebbero arrivare entro un paio d'anni.

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