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44 cervelli italiani tra le 'Beautiful minds 2015'

30 gennaio 2016 | 15.19
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Laboratorio di ricerca (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)
Laboratorio di ricerca (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)

Ci sono 44 scienziati che lavorano in Italia nella lista dei migliori 3.100 cervelli internazionali, ovvero i ricercatori che hanno firmato le pubblicazioni scientifiche più citate (highly cited) nel mondo nel periodo 2003-2013. Di questi 44, circa una ventina sono impegnati in discipline mediche e farmaceutiche.

A censirli il rapporto diffuso di recente 'Beautiful minds 2015' - le menti scientifiche più influenti al mondo - della Thomson Reuters che elenca, sui 9 milioni di ricercatori attivi a livello mondiale, i 'cervelli' che più hanno influenzato il progresso scientifico. L'area di studio che riguarda la ricerca medica è quella più rappresentata nella classifica, sia per numero di ricercatori che di studi.

Non a caso al vertice dell'elenco si posiziona una 'bella mente' di questo settore. Ed è una donna: Stacey B. Gabriel del Broad Institute del MIT e di Harvard che ha contribuito all'evoluzione del settore con 25 citatissimi studi, in particolare legati al progetto Cancer Genome Atlas (TCGA), con gli identikit molecolari di tumori di seno e polmone. Mentre più recentemente ha contribuito esaminare le basi genetiche della schizofrenia e del morbo di Alzheimer.

Tra le 'beautiful minds' italiane: gli ematologi Michele Baccarani, dell'università di Bologna e Mario Boccadoro delle Molinette di Torino; il cardiologo Antonio Colombo del centro cuore Columbus di Milano; l'oncologo Goldhirsh Aron, istituto europeo di oncologia di Milano; il cardiologo Aldo Pietro Maggioni, direttore del centro di ricerca Anmco.

E ancora: Giuseppe Mancia, docente di medicina interna dell'Università Bicocca di Milano; Antonio Palumbo ematologo dell'università di Torino; Giuseppe Remuzzi, ematologo e nefrologo del Mario Negri; l'ematologo Giuseppe Salio università di Torino; l’oncologo Salvatore Siena, coordinatore Scientifico del Niguarda Cancer Center di Milano, l'immunologo Alberto Mantovani dell'Humanitas di Milano; Serena Sanna e Manuela Uda entrambe dell'istituto di ricerca biomedica e genetica del Cnr di Cagliari;

Ci sono poi Alessandra Carattoli biologa molecolare dell'Istituto Superiore di sanità; il biochimico Vincenzo di Marzo; Andrea Scozzafava della facoltà di Farmacia dell'università di Firenze; Francesco Maria Veronese del dipartimento di scienze farmaceutiche dell'università di Padova .

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