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Salute

Mal di stomaco? Ecco 7 peccati capitali che mettono ko l'intestino

10 giugno 2016 | 10.04
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Costipazione, crampi addominali, gonfiore e bruciore di stomaco. A chi non è mai capitato di provare una strana sensazione nello stomaco mentre sta addentando il pranzo o la cena? Niente panico, però, se vi trovate spesso in questa situazione, sappiate che non siete i soli. I problemi di stomaco sono tra i disturbi più comuni e fastidiosi, che possono avere un serio impatto nella vita quotidiana di una persona, come spiega il 'Mail Online'.

"Il nostro tratto digestivo non è solo un tubo - afferma la nutrizionista Cassandra Barns - ma si compone di parti distinte, nelle quali si verificano processi gastrici diversi, così come i diversi tipi di cellule prodotte da queste 'sezioni'. Queste cellule producono sostanze che includono enzimi e acidi che danno istruzioni al sistema digestivo affinché 'faccia il suo dovere'. Ma per assicurare una buona digestione tutte queste componenti devono lavorare nel modo giusto".

Certo, nel processo digestivo non è detto che tutto fili liscio. La digestione è un sistema davvero complesso e anche uno stile di vita sano non scongiura problemi intestinali. Tuttavia, per tenere a bada l'intestino basta evitare sette 'peccati capitali', che rischiano di mettere ko il nostro sistema di digestione.

1. Eccesso di cibo

Mangiare troppo può avere un effetto negativo sul sistema digestivo, mettendolo sotto pressione. "Un eccesso di cibo può intaccare il sistema digestivo - spiega la nutrizionista Shona Wilkinson - che non riesce a produrre abbastanza sostanze, come acido nello stomaco ed enzimi digestivi per far fronte al volume di cibo ingerito".

2. Non masticare correttamente

Può sembrare ovvio, ma non masticare adeguatamente può essere una delle principali cause di sintomi sgradevoli, soprattutto gonfiore addominale. La masticazione è necessaria per sminuzzare il cibo in particelle più piccole, dando così la possibilità ai succhi gastrici di lavorare meglio.

"Se non si mastica correttamente, il processo digestivo non funziona come dovrebbe - sostiene Barns - E potrebbero verificarsi problemi come reflusso acido e fermentazione in eccesso nel tratto digestivo inferiore, provocando gonfiore, flatulenza e crampi". Un boccone di cibo andrebbe masticato almeno 30 volte, ed è sempre meglio fare piccoli morsi. "Un trucco è mangiare con la mano sinistra o con la destra se si è mancini. In questo modo non si è portati a ingerire cibo velocemente".

3. Apporto di fibre

Le fibre sono una componente fondamentale per qualsiasi dieta, e per una serie di motivi: non ultimo, aiuta a prevenire la stipsi. In particolare, la fibra solubile, un tipo di fibra che si scioglie nell'acqua formando una sorta di gel nell'intestino, contribuisce ad ammorbidire le feci, favorendo il movimento naturale del tratto digestivo. Inoltre, può essere utilizzata dai 'batteri buoni' per produrre sostanze che nutrono le pareti intestinali

"Le fibre solubili agiscono come probiotici e si trovano nella frutta e nella verdura - spiega la nutrizionista Marilyn Glenville - Ma anche nell'avena, nei semi di lino, in fagioli e piselli". Attenzione però a un eccesso di fibra, che potrebbe essere dannosa per le persone che soffrono della sindrome del colon irritabile: "La fibra insolubile si trova nella crusca, nei cereali integrali, nei semi e nelle noci - afferma la dottoressa Wilkinson - ma se si soffre di gonfiore e crampi meglio limitare la crusca di frumento e mangiare più avena e riso integrale".

4. Stress o ansia

Lo stress può causare una miriade di problemi di salute, dal mal di testa alla pressione alta, mentre l'ansia può stravolgere l'intestino, provocando veri e propri problemi digestivi. "I neurotrasmettitori - spiega la dottoressa Barns - come la serotonina aiutano a regolare e stimolare i processi digestivi. Se ci sentiamo ansiosi, stressati o giù di morale i livelli dei neurotrasmettitori sono squilibrati, causando sintomi spiacevoli. Questi problemi possono presentarsi in particolare se si mangia mentre ci si sente stressati o ansiosi. Per ridurre i livelli di stress prendete sempre tempo per rilassarvi prima di mangiare, mangiate lentamente e mai di corsa".

5. Mancanza di esercizio fisico

Fare movimento stimola il tratto digestivo: svolgere una buona attività fisica può quindi aiutare chi soffre di disturbi intestinali, soprattutto la costipazione. "L'esercizio aiuta anche a tenere sotto controllo il gonfiore la i sintomi della sindrome del colon irritabile - commenta Glenville - Forse perché allevia lo stress. Esercizi dolci e rilassanti come quelli di yoga e pilates possono essere davvero vantaggiosi".

6. Antibiotici

Gli antibiotici sono uno strumento molto efficace e spesso un vero salvagente contro le infezioni batteriche. Il rischio però è che influenzino i batteri buoni nell'intestino, soprattutto quando vengono assunti per un lungo periodo di tempo. "Un equilibrio acido-alcalino sbagliato nell'intestino - sostiene Barns - provoca una crescita eccessiva di batteri nocivi e lieviti che portano a uno scarso assorbimento delle sostanze nutritive, gonfiore, crampi, diarrea o costipazione".

7. Ulcera peptica

Se sentite bruciore di stomaco un paio di ore dopo aver mangiato e questo si verifica per diversi giorni o settimane, allora potreste avere un'ulcera peptica. "Questa condizione - spiega la dottoressa Wilkinson - è causata dall'Helicobacter pylori, che si può trovare nell'acqua o nel cibo. Questo fa sì che gli acidi digestivi passino attraverso il rivestimento dello stomaco, danneggiandolo e provocando nausea, eruttazione e vomito". Mangiare, in questo caso, potrebbe apportare sollievo ma l'ulcera deve essere trattata con antibiotici e farmaci acido-soppressori. "Una volta sconfitta l'ulcera - conclude Wilkinson - fate attenzione ad alcol, caffè, bevande di agrumi, cibi piccanti e affumicati che possono aumentare l'acidità di stomaco".

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