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Lavoro stressante 'scudo' contro Alzheimer, più protetti avvocati, prof e medici

26 luglio 2016 | 14.50
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PALAZZO DI GIUSTIZIA, AULA DI TRIBUNALE  - FOTOGRAMMA
PALAZZO DI GIUSTIZIA, AULA DI TRIBUNALE - FOTOGRAMMA

Un lavoro stressante può proteggere dall'Alzheimer. In particolare, avvocati, insegnanti e medici hanno le migliori chance di combattere gli effetti della malattia, grazie proprio alla natura della loro professione. Lo sostengono ricercatori dell'Alzheimer Disease Research Center nel Wisconsin (Usa), secondo cui l'effetto 'scudo' è frutto del mix fra la complessità intellettuale e l'impegno verso gli altri.

L'equipe, che ha presentato lo studio alla Conferenza internazionale sull'Alzheimer a Toronto, ha esaminato le iperintensità della sostanza bianca - le macchi bianche visibili con la risonanza magnetica cerebrale e associate con la malattia neurologica - in 284 persone di mezza età, considerati a rischio demenza. I più protetti da tali danni sono risultati appunto avvocati, assistenti sociali, insegnanti e medici, i più vulnerabili invece gli addetti agli scaffali in magazzini e supermercati, cassieri, operai. Insomma, i lavori più manuali.

Ma a difendere dalla malattia ruba-memoria non è tanto il fatto che si tratta di professioni 'intellettuali', quanto la relazione con gli altri - evidenzia una dei ricercatori, Elizabeth Boots, sul Telegraph online - e l'impegno nei loro confronti, che può risultare stressante, ma contribuisce a rendere il cervello più resiliente all'Alzheimer.

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