cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 16:29
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Medicina: coronarie occluse, nuova tecnica salva la vita di un uomo a Ravenna

09 novembre 2016 | 17.52
LETTURA: 3 minuti

Il Maria Cecilia Hospital di Cotignola
Il Maria Cecilia Hospital di Cotignola

Si chiama 'Chimney technique' la nuova tecnica utilizzata al Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ravenna) per riaprire la coronaria sinistra di un paziente di 76 anni, sottoposto a procedura percutanea con impianto di protesi aortica Tavi-Valve in Valve su una precedente valvola biologica deteriorata. L'intervento è valso a Roberto Nerla, specialista in cardiologia interventistica, un premio durante il Pcr London Valves, appuntamento annuale organizzato dalla Eapci (branca interventistica della Società Europea di Cardiologia). Il paziente "si è ripreso rapidamente e a distanza di tempo sia gli stent che la nuova valvola risultano efficienti ed integri", assicura lo specialista.

"Il nostro caso - spiega Nerla, che ha relazionato sull’intervento - è stato selezionato e premiato tra i 5 più complessi al mondo, e non era mai stato descritto finora in letteratura. Il paziente sottoposto all’operazione presentava una complicanza abbastanza frequente e tipica nei soggetti trattati con Tavi-Valve in Valve. Quando si va a posizionare la nuova protesi valvolare è possibile che i lembi della precedente valvola chirurgica biologica - lasciata all’interno ma non più funzionante - occludano le coronarie, impedendo al sangue di trasportare ossigeno al muscolo cardiaco: con conseguenze anche drammatiche quali l’arresto cardiaco".

"Maria Cecilia Hospital – sottolinea il cardiologo - è tra i primi Centri al mondo per numero e per modalità d’intervento con Tavi: sono circa 100 quelle impiantate ogni anno. L’esperienza acquisita con le Valve in Valve - sono richieste una conoscenza e una pratica (expertise) molto più elevate rispetto all’innesto della TAVI convenzionale - ha consentito agli specialisti che hanno eseguito l’intervento, Fausto Castriota e Alberto Cremonesi, di risolvere con successo l’occlusione".

"Inserendo 2 stent, nonostante la concomitanza delle due protesi valvolari, dall’imbocco dell’aorta all’origine della coronaria sinistra, è stato ripristinato il flusso sanguigno all’interno del vaso e di conseguenza la buona ossigenazione miocardica. Questa tecnica è solitamente impiegata a livello addominale nel salvataggio delle arterie renali allorché si faccia ricorso ad un’endoprotesi e si è rivelata utile in questo caso estremo", conclude.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza