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Riskometer

Arriva l'app che calcola il rischio di infarto

26 gennaio 2017 | 15.39
LETTURA: 3 minuti

(Xinhua)
(Xinhua)

Calcolare e ridurre il rischio di ictus e infarto con una semplice app sullo smarphone. Lo strumento, tradotto in diverse lingue, è disponibile nella versione italiana grazie al supporto di Alt, l'Associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari-Onlus, che l'ha interamente finanziata. Si tratta di un 'riskometro', cioè di uno strumento che misura il rischio di andare incontro alle due malattie vascolari più probabili, più gravi ma anche evitabili.

"Siamo orgogliosi di aver contribuito alla diffusione del Riskometer rendendolo accessibile anche nella versione in italiano - dice la presidente di Alt, Lidia Rota Vender - perché anche gli studi più recenti confermano che in 80 persone su 100 l'ictus è non solo prevedibile, ma soprattutto evitabile. L'App è scaricabile gratuitamente e aiuta a 'mettere in fila' i fattori di rischio individuali, modificabili e non. Fornisce le informazioni e la motivazione necessarie per modificare quelli legati soprattutto allo stile di vita".

L'App, disponibile sia per Apple che per Android, funziona in modo semplice e intuitivo: registra le abitudini dell'utente e monitorizza eventuali cambiamenti nelle abitudini e nello stato di salute nell'arco di 12 mesi, e non solo. Insegna a riconoscere tempestivamente i sintomi dell'ictus, che non devono essere sottovalutati quando si manifestano nelle persone che vivono accanto a noi: riconoscere i sintomi sospetti e chiamare il 118 in maniera appropriata senza perdere tempo può salvare la vita di un padre o una madre. Nella cura dell'ictus il tempo è cervello, agire rapidamente può fare la differenza fra l'invalidità o il recupero della salute.

L'ictus è causato da diversi fattori che si potenziano a vicenda e che è necessario conoscere ed eliminare: fumo, alimentazione sbilanciata per quantità o qualità, pigrizia, stress, diabete, pressione alta, livelli di colesterolo elevati per lungo tempo nel sangue e abuso di droghe. L'App fornisce i consigli salvavita e, sulla versione 'Pro', fornisce una serie di video nei quali esperti internazionali forniscono spiegazioni sui sintomi, sui fattori di rischio e sui provvedimenti necessari per evitare l’ictus cerebrale.

"I dati raccolti attraverso la App - spiega Paola Santalucia, neurologa, cardiologa e vice-presidente Alt - permetteranno a chi la utilizzerà, previo consenso, di partecipare a una ricerca mondiale che coinvolge 160 Paesi, finalizzata a comprendere sempre più a fondo i fattori di rischio capaci di determinare un ictus o un infarto. Il progetto aiuterà ricercatori e clinici a tracciare in modo molto accurato strategie di prevenzione e cura basandosi sull'esame di un grande numero di profili di rischio individuali che, considerati nel loro insieme, avranno una ricaduta fondamentale sulla salute cardio e cerebrovascolare di tutti in Italia e nel mondo".

L'applicazione è stata sviluppata da Valery Feigin dell'università di Auckland, in Nuova Zelanda, in collaborazione con Aut Enterprises e l'associazione per l'educazione allo stroke dello stesso Paese. E' patrocinata da Word Federation of Neurology (Wfn), International Association of Neurology and Epidemiology (Iane), da European Stroke Organization (Eso). E' stata tradotta nelle principali lingue in tutto il mondo.

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