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Caso Torino, ginecologo: "Possibile 'ciclo' anche in gravidanza"

31 maggio 2017 | 16.53
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(Fotogramma)
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Non accorgersi di essere incinta fino al momento del parto? "Diciamo che è altamente improbabile, a meno che non si tratti di una persona fortemente obesa e alla prima gravidanza. Per i primi 3-4 mesi ci possono essere delle perdite ematiche, scambiate per un ciclo mestruale poco abbondante, che in taluni casi possono invece essere minacce d'aborto. Ma dopo il quarto mese si interrompono". Lo spiega all'Adnkronos Salute Paolo Scollo, direttore della Ginecologia dell'Ospedale Cannizzaro di Catania e past president Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia), dopo la vicenda del neonato morto a Torino. La madre ha raccontato ai carabinieri che non pensava di essere incinta perché aveva il ciclo mestruale.

"Non si tratta di un vero e proprio ciclo - ribadisce il medico - Ma in ogni caso le perdite con il passare dei mesi si interrompono. E poi dal quarto mese il bambino si sente muovere. L'addome si gonfia, il seno anche, insomma il corpo della donna cambia. Ecco perché è altamente improbabile arrivare al parto senza essere consapevoli della gravidanza, come potrà confermare anche un eventuale perito alla Procura che indaga sulla vicenda. E' vero che, nel caso di una forte obesità, è capitato di donne che si sono accorte del loro stato in ospedale, dove si presentavano con forti dolori addominali. Ma in questi casi, comunque rari, si tratta di donne alla prima gravidanza. E di persone che si sono poi presentate in ospedale. Le contrazioni - conclude Scollo - non possono essere ignorate o confuse con un banale mal di pancia".

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