Controlli su uova e galline, per garantire i consumatori contro il rischio di tracce di fipronil o di altri prodotti. "La Commissione europea ha chiesto agli Stati membri di raccogliere dati nell'ambito di un piano di monitoraggio ad hoc per il settore delle ovaiole in allevamento, sulle uova e sulle carni di ovaiole al mattatoio, per la ricerca anche di altri potenziali antiparassitari contaminanti". Lo riferisce il ministero della Salute in una nota, dopo che a Bruxelles si è svolta la riunione del Comitato Paff, nella Sezione che si occupa della sicurezza tossicologica nella catena alimentare, convocata dopo il caso fipronil.
ALLERTA E RITIRO - "Sono state assunte decisioni volte a garantire una maggiore omogeneità nell'approccio al problema e nelle iniziative assunte dagli Stati membri - riporta il dicastero in una nota -. In particolare sono stati precisati i termini per la notifica delle allerte nel sistema europeo e il conseguente avvio delle procedure di ritiro e richiamo, le modalità di gestione degli animali e delle uova negli allevamenti interessati dalla contaminazione, e sono stati stabiliti i fattori di concentrazione da applicare per la valutazione di conformità degli ovoprodotti. Infine, è stato richiamato l'obbligo degli operatori del settore alimentare di adottare, alla luce delle comunicazioni sin qui diffuse, misure idonee ad assicurare l'immissione sul mercato di prodotti sani e sicuri".
SICUREZZA ALIMENTARE - Il ministero della Salute ha "attivamente partecipato alla discussione, descrivendo le iniziative già assunte, esprimendo la propria posizione favorevole alla più ampia armonizzazione dell'approccio alla crisi e assicurando la piena disponibilità a proseguire nell'attività, in collaborazione con le altre strutture del sistema di sicurezza alimentare nazionale e comunitario, anche sulla base di quanto deciso oggi".