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Salute: riparte da Torino tour per cuore sano

15 settembre 2017 | 15.14
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Salute: riparte da Torino tour per cuore sano

Un 'camion della salute', dove i cittadini possono effettuare gratuitamente uno screening di prevenzione cardiovascolare. Si tratta del Truck Tour Banca del Cuore, che da ieri occupa Piazza Vittorio a Torino, e che rimarrà nel capoluogo piemontese fino al 16 settembre. Il progetto - spiegano gli organizzatori - coinvolge, ad oggi, oltre 70 strutture cardiologiche ospedaliere e ambulatoriali attive su tutto il territorio nazionale. La campagna, che da mesi sta attraversando varie città in Italia, è promossa dalla Fondazione per il tuo cuore Onlus di Anmco - Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri. Al termine dello screening - precisano gli organizzatori - i pazienti riceveranno la BancomHeart card che contiene le informazioni mediche raccolte durante la visita.

La parola d’ordine è prevenzione, ribadiscono i cardiologi, ricordando come le malattie cardiovascolari siano la prima causa di morte nel mondo occidentale. Ogni anno provocano oltre 4 milioni di decessi in Europa, 300 mila in Italia. In Piemonte ogni anno muoiono oltre 12 mila cittadini per malattie circolatorie, oltre 8.000 persone vengono ricoverate per ictus, oltre 9.000 per infarto mentre gli interventi di angioplastica coronarica sono quasi 11.000. Dati - sottolineano gli specialisti - che evidenziano quanto ci sia ancora molto da fare per la prevenzione e l’adozione di terapie efficaci.

Fare attenzione all'alimentazione, praticare attività fisica costante e regolare e smettere di fumare sono buone abitudini per contrastare queste malattie - ribadiscono i cardiologi - che evidenziano come negli ultimi anni siano stati fatti dei passi in avanti sia a livello di prevenzione che di avanzamento nella ricerca farmacologica. Ma la prevenzione da sola non basta. Molte volte, nonostante si siano adottate tutte le precauzioni, il rischio rimane alto.

L'imputato è il colesterolo, in particolare quello Ldl - precisano gli specialisti - il cosiddetto 'colesterolo cattivo'. I livelli di colesterolo, infatti, sono strettamente associati al rischio di eventi cardiovascolari, e la loro riduzione può diminuirlo. Non a caso, l’ipercolesterolemia è il primo fattore di rischio delle malattie cardiovascolari.

"Ogni anno in Piemonte e Valle d'Aosta vengono ricoverate in ospedale oltre 9 mila cittadini per infarto miocardico acuto, una malattia legata all'accumulo di colesterolo nelle arterie; ridurre i livelli di colesterolo in chi ha avuto un infarto vuol dire ridurre la progressione della malattia", osserva Marco Sicuro, direttore Struttura complessa di cardiologia dell'ospedale regionale Parini di Aosta.

Se cambiare stile di vita non basta - aggiungono gli esperti - allora si ricorre alla terapia farmacologica: una condizione diffusa, basti pensare che, solo in Piemonte, quasi 300 mila persone assumono farmaci ipolipemizzanti. Oggi lo standard di cura prevede il trattamento con statine, ma nei casi più gravi, nonostante l’utilizzo di questi farmaci, il colesterolo resta alto. Per questi individui, che potrebbero soffrire di ipercolesterolemia familiare, una condizione genetica ereditaria, sono disponibili anche in Italia gli inibitori di Pcsk9, una nuova classe di farmaci che abbatte in maniera molto marcata i livelli di colesterolo.

"Gli inibitori del Pcsk9 come evolocumab - prosegue Sicuro - hanno dimostrato di essere una soluzione efficace per i cosiddetti pazienti difficili da trattare, come ad esempio le persone che non rispondono alle statine o che sono intolleranti. Un trattamento farmacologico migliore consente di diminuire il rischio di malattie cardiache e quindi ridurre il rischio di mortalità". Studi recenti dimostrano che il farmaco riduce non solo i livelli di Ldl senza effetti collaterali sulle funzioni cognitive, ma anche il rischio di eventi cardiovascolari maggiori, tra cui infarto, ictus e rivascolarizzazione coronarica.

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