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Stop a chirurgia a cielo aperto, nuova protesi per stenosi ureterale

20 ottobre 2017 | 12.24
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Stop a chirurgia a cielo aperto, nuova protesi per stenosi ureterale

Stop a interventi chirurgici a cielo aperto contro le ostruzioni ureterali. Una nuova protesi endoscopica, morbida e resistente nel tempo, permette di dilatare la restrizione in tempi brevi e senza rischi, preservando così la funzione dei reni. La novità per il trattamento della stenosi dell'uretere in modo mini-invasivo si chiama Allium, una tecnica innovativa che, attraverso l'utilizzo di protesi autoespandibili e un impegno minimo per il paziente, già registra dati promettenti.

Se ne parla al workshop internazionale urologico che in questi giorni si riunisce all’Ini di Grottaferrata e che ospita numerosi urologi provenienti da tutto il mondo, Stati Uniti, Panama, Cina, Vietnam, Africa subsahariana, Inghilterra, per un focus teorico e pratico su utilizzo e risultati sul dispositivo per le ostruzioni ureterali e uretrali. L’evento nasce dalla collaborazione tra il reparto di urologia dell’Ini e quello dell'Università di Roma La Sapienza. Nel centro Ini, si legge in una nota, sono state già impiantate circa 100 protesi autoespandibili. "La protesi ha rivoluzionato la storia di patologie che portano all’ostruzione della via escretrice alta e bassa e mettono a rischio la funzionalità renale dei pazienti, con un tipo di chirurgia endoscopica e quindi mini-invasiva e con tempi di degenza operatoria minori di 48 ore - spiega Ferdinando De Marco, responsabile reparto Urologia Ini - Grottaferrata e Ini Canistro - La tecnica nasce in Israele, e in Italia registriamo la casistica più ampia di pazienti trattati: da settembre 2016 a oggi, in un anno, circa un centinaio. Di quelli con stenosi dovuta a calcolosi, l’80% ha risolto il problema".

Ma tecnicamente come viene impiantata la protesi? "L’intervento viene eseguito endoscopicamente - spiega De Marco - Le manovre sono molto semplici, si inserisce un filo guida all’interno dell’uretere, si ispeziona per vedere quanto è lunga la stenosi e si sceglie la misura più adatta. Poi, sotto controllo radiologico, si fa espandere la maglia. L’intervento, in anestesia generale o sedazione, dura circa 20 minuti, non ha controindicazioni né da problematiche di rigetto".

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