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Il bebè gattona in una nuvola di polvere e batteri

15 gennaio 2018 | 10.56
LETTURA: 3 minuti

Bimbo che gattona /Adnkronos Salute - (Adnkronos Salute)
Bimbo che gattona /Adnkronos Salute - (Adnkronos Salute)

Uno studio scientifico realizzato con l'aiuto di un baby-robot conferma i peggiori timori delle mamme: quando il loro piccolo gattona sul pavimento, finisce per sollevare una nuvola di sporco, cellule della pelle, batteri, pollini e spore fungine. Respirando così queste invisibili schifezze, specialmente se si sta muovendo su tappeti o moquette. Insomma, i bambini che gattonano inalano dosi di microrganismi e sporcizia quattro volte superiori (per chilogrammo di massa corporea) rispetto ad un adulto che cammina sulla stessa superficie.

A stabilirlo è uno studio della Purdue University, pubblicato su 'Environmental Science & Technology' e firmato dal team di Brandon Boor. Un risultato che non mancherà di allarmare i genitori, specie quelli più attenti all'igiene, anche se la scoperta potrebbe avere anche effetti positivi per la salute dei piccoli.

"Eravamo interessati a conoscere meglio il materiale biologico inalato inavvertitamente da un bimbo nel primo anno di vita, quando ancora gattona - riferisce l'esperto - Diversi studi hanno mostrato che l'esposizione a microbi e allergeni in questa fase della vita gioca un ruolo significativo". In effetti potrebbe favorire asma e allergie, ma anche combatterle, sottolinea lo studioso. "Ci sono lavori - ricorda infatti - che hanno mostrato come essere esposti ad elevate concentrazioni di materiali biologici può ridurre lo sviluppo e la prevalenza di asma e allergie più avanti negli anni". Insomma, non tutto lo sporco viene per nuocere.

I piccoli esseri umani sono gli unici mammiferi incapaci di alzarsi e camminare subito dopo essere nati. Per capire davvero cosa accade a un bebè che gattona, il team ha costruito un bimbo-robot e l'ha fatto muovere 'a quattro zampe' su campioni di tappeto prelevati da vere abitazioni. Poi i ricercatori hanno misurato e analizzato il particolato ad altezza naso e bocca del piccolo robot, riscontrando che il suo movimento sollevava nuvole di polvere e microrganismi, con concentrazioni anche 20 volte superiori rispetto a quelle nel resto della stanza.

Ora, secondo il team, sarebbe opportuno continuare a lavorare con microbiologi ed immunologi per comprendere meglio il ruolo di allergeni e inquinamento indoor sulla salute di neonati e bambini piccoli.

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