(Adnkronos Salute) - Nozze salvacuore. Nuova conferma scientifica del fatto che le persone sposate godono di tassi più bassi di diverse malattie cardiovascolari rispetto a coloro che sono single, divorziati o vedovi. Una megaricerca sul tema sarà presentata al meeting annuale dell'American College of Cardiology di Washington, e rivelerà che il rapporto tra unione matrimoniale e minori probabilità di problemi al cuore è particolarmente rilevante prima dei 50 anni. I ricercatori hanno preso in considerazione ben 3,5 milioni di persone a livello nazionale, di cui era disponibile un database con informazioni demografiche e relative alle malattie cardiovascolari. Di tutto il campione è stata misurata la salute di arterie coronarie, arterie delle gambe, carotidi e aorta addominale. I tradizionali fattori di rischio cardiovascolare come l'ipertensione, il diabete, il fumo e l'obesità sono risultati simili alla media della popolazione generale degli Stati Uniti. L'età dei partecipanti variava da 21 a 102 anni, con un'età media di 64 anni, e il 63% era donna. Complessivamente, il 69% (2,4 milioni di persone) è risultato sposato, il 13% (477.577) vedovo, l'8,3% (292.670) single, il 9% (319.321) divorziato. Dopo un 'aggiustamento' per età, sesso, razza e altri fattori di rischio cuore-arterie, i ricercatori hanno calcolato che lo stato civile è associato alla malattia cardiovascolare. In particolare, le persone sposate hanno il 5% in meno di probabilità di avere qualsiasi problema al cuore rispetto ai single. Hanno anche l'8%, il 9% e il 19% in meno, rispettivamente, di rischio di aneurisma dell'aorta addominale, malattia cerebrovascolare e malattia arteriosa periferica. Viceversa, essere divorziati o vedovi è associato a una maggiore probabilità di malattia vascolare rispetto all'essere single o sposati: le chance sono più alte del 3% per qualsiasi malattia vascolare e del 7% per malattia coronarica. Fino ai 50 anni, il matrimonio è associato con il 12% in meno di probabilità di qualsiasi malattia vascolare. Questo numero scende al 7% tra i 51 e i 60 anni e solo al 4% dopo i 61 anni. "Questi risultati non devono certamente spingere la gente a sposarsi, ma è importante sapere che le decisioni relative alla propria vita privata possono avere importanti implicazioni per la salute vascolare", ha sottolineato Carlos Alviar, della New York University Langone Medical Center.