cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 00:15
10 ultim'ora BREAKING NEWS

1,8 mln lavoratori a rischio tecnostress, formula stima pericolo

25 marzo 2014 | 14.28
LETTURA: 4 minuti

1,8 mln lavoratori a rischio tecnostress, formula stima pericolo

(Adnkronos Salute) - In Italia sono 1,8 milioni i lavoratori a rischio tecnostress. Ora per valutare se la nostra salute può essere compromessa da questa nuova malattia professionale, che provoca ansia, ipertensione, disturbi alla memoria, attacchi di panico, depressione, patologie gastrointestinali e cardiocircolatorie, è stata messa a punto una speciale 'formula'. La metodologia verrà svelata al convegno 'Testo Unico 81-2008: tecnostress e internet dipendenza, i rischi professionali nel lavoro moderno', organizzato il 27 marzo a Venezia da Netdipendenza onlus e il centro di formazione Lisa Servizi, con il patrocinio dell’Associazione italiana formatori salute e sicurezza sul lavoro (AifoS), che partecipa ai lavori con l’intervento del segretario generale, Francesco Naviglio. La formula verrà illustrata da Enzo Di Frenna, presidente di Netdipendenza onlus e autore del libro 'Tecnostress in azienda'. "Il convegno illustrerà i cambiamenti sul lavoro attraverso l'uso intensivo delle nuove tecnologie e reti di trasmissione dati, spiegando in che modo il sovraccarico informativo e cognitivo altera le funzioni cerebrali, incide sulla salute dei lavoratori e modifica l’organizzazione del lavoro", spiega Di Frenna all'Adnkronos Salute. In Italia, secondo le ricerche su Netdipendenza, sono in aumento le categorie che esposte a problemi di salute, poiché l'avvento di internet e dei device mobili sta creando nuove professionalità. Un esempio? I manager social: "Trascorrono molte ore al giorno connessi a internet e si abituano a relazionarsi prevalentemente attraverso i social network per curare i brand aziendali". La nuova dipendenza, infatti, passa proprio attraverso i social network. "Il trend del momento è il 'rappresentante virtuale' - spiega ancora Di Frenna - impiego che consente di lavorare attraverso l’uso continuo di Facebook, a casa e in mobilità. Alla fine si corre il rischio di favorire una dipendenza psichica e la social network addiction".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza