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Sicilia: a Catania laboratorio multidisciplinare per malati Parkinson

31 marzo 2014 | 17.31
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Catania, 31 mar. (Adnkronos Salute) - Si chiama Parkinson Lab 360° il progetto educativo multidisciplinare volto a migliorare la qualità di vita delle persone colpite dalla malattia. Il progetto pilota, che parte da Catania alla vigilia della Giornata mondiale del Parkinson (11 aprile), è promosso dall'associazione Azione Parkinson di Catania, con la responsabilità scientifica di Pietro Marano, direttore Uo di Riabilitazione Casa di cura Villa dei Gerani di Catania, e di Maria Gabriella Ceravolo, direttore della Clinica di Neuroriabilitazione dell'Ao Riuniti di Ancona, con il patrocinio dell'associazione Parkinson Italia e con il contributo incondizionato di AbbVie.

"Il progetto - spiega in una nota Giovanna Coco, presidente di Azione Parkinson di Catania - propone un approccio globale alla malattia che consentirà alle persone coinvolte di partecipare attivamente e consapevolmente alla cura della propria salute". Dal 31 marzo al 4 aprile, un gruppo di 6 persone affette da malattia di Parkinson in fase avanzata, con i rispettivi caregiver, parteciperà a un programma intensivo di attività motorie, educazionali e di socializzazione. Testimonial d'eccezione il campione olimpico Jury Chechi, che sarà al fianco dei partecipanti come trainer nelle attività fisiche previste dal programma. "Come sportivo - afferma il 'signore degli anelli' - capisco quanto siano importanti la forza di volontà, l'equilibrio e la coordinazione dei movimenti. Tutti aspetti che risultano compromessi da questa malattia. Ma si può essere campioni anche nelle vite più complicate e sono sicuro che in ognuno di noi ci siano quelle risorse incredibili che ci possono aiutare a superare i momenti difficili con forza e determinazione".

"L'esperienza pilota condotta a Catania propone un approccio riabilitativo multiplo e più vicino alla vita quotidiana del paziente - sostiene Marano - Il progetto servirà a meglio definire un approccio educativo e rieducativo alla gestione dei disturbi del movimento". Un'équipe multidisciplinare composta da 10 figure professionali assisterà i 12 partecipanti con un programma composto da oltre 30 ore di attività in 5 giorni, durante i quali si alterneranno sessioni di educazione, stretching, rieducazione posturale, attività in palestra, choral singing, dance therapy, piscina e attività di socializzazione. "L'affiancamento alle terapie avanzate di programmi riabilitativi e assistenziali multidisciplinari assume oggi un ruolo indispensabile nella prevenzione della disabilità - dichiara Maria Gabriella Ceravolo - nella prospettiva di un più moderno e razionale approccio alla gestione dei diversi bisogni di salute della persona con malattia di Parkinson, nell’ambito di un progetto assistenziale integrato".

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