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Sanita': Lorenzin, su demenze massima attenzione

11 aprile 2014 | 14.30
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Roma 11 apr (Adnkronos Salute) - "Le demenze sono le urgenze cui intendo riservare la massima attenzione". Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nel messaggio inviato al presidente dell’Accademia dei Lincei, Lamberto Maffei, in occasione della conferenza sulle demenze e l’Alzheimer tenuta da ugh Perry, capo del Neuroscience Research Council del Regno Unito. "Nei soli Paesi dell'Unione Europea – ha aggiunto il ministro - si prevedono 15 milioni di persone affette da demenza solo nel 2020 con più del doppio dei casi per il genere femminile rispetto a quello maschile", ha sottolineato Lorenzin.

Le demenze, ha proseguito il ministro, "costituiscono un rilevante problema di sanità pubblica e sia l’Oms, sia l’Ue hanno posto questo problema al centro dell’attività di ricerca, ed è necessario promuovere un approccio integrato al problema che garantisca identificazione precoce, efficacia dei trattamenti, continuità ed assistenza". Durante la conferenza Perry ha ricordato che in Inghilterra ci sono 800.000 dementi (saranno un milione nel 2021) il cui costo sociale raggiunge i 23 miliardi di sterline. Il governo inglese ha varato un piano di intervento chiamato Dementia Challenge con un investimento di 50 milioni di sterline, che prevede una azione a tappeto sul territorio su 22 aree che coinvolge 2 milioni di persone.

Molta attenzione nel Dementia Challenge è rivolta all’informazione sui fattori di rischio, che sono: l’età, l’obesità, il fumo, il diabete, le infezioni orali. Gran parte dell’impegno è anche dedicato alla ricerca che si deve muovere con un approccio multidisciplinare e coinvolgere neuroscienza, genetica, immunologia e diagnostica per immagini. Perry ha anche ricordato che attenti stili di vita in un ambiente favorevole possono modificare la progressione della malattia e offrire un impatto positivo sulla vita dei pazienti e dei familiari, citando in proposito il progetto Train the Brain realizzato con successo al Cnr di Pisa da Maffei. L’Italia che è uno dei paesi più vecchi del modo, assieme con la Corea e il Giappone, al momento risulta essere l’unico paese europeo che non ha all’ordine del giorno il problema dell’Alzheimer, mentre si prevede che il numero dei malati raddoppierà nel giro dei prossimi 20 anni.

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