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Veneto: Ulss 8, al 'S.Valentino' si monitora il cuore anche all'estero

18 aprile 2014 | 17.31
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Treviso, 18 apr. (Adnkronos Salute) - Sono oltre 350 i pazienti scompensati che usufruiscono del sistema di monitoraggio remoto che consente ai cardiologi dell'ospedale S.Valentino di Montebelluna un controllo continuo del cuore. Tra questi anche un camperista che viene monitorato quotidianamente anche quando si trova all'estero. Il 63enne - riferisce l'Ulss 8 di Asolo - qualche tempo fa era stato colpito da uno scompenso cardiaco che, in altri tempi, lo avrebbe costretto a controlli continui: grazie all'innovativo sistema che consente il monitoraggio remoto per portatori di pacemaker e defibrillatori impiantabili, non è così.

Il sistema di monitoraggio - si legge in una nota - invia quotidianamente, sia in Italia che all'estero, tutte le misurazioni tramite rete Gsm all'équipe di Cardiologia diretta da Gianfilippo Neri in collaborazione con Diego Vaccari e Sabina Vittadello. I dati (peso, pressione arteriosa, andamento della frequenza respiratoria ed episodi di apnee notturne) vengono inviati automaticamente al medico attraverso un comunicatore che il paziente può tenere comodamente a casa evitando inutili spostamenti e visite in ospedale. In caso di segnali di allarme, i medici possono intervenire modificando la terapia o, se necessario, chiamando il paziente per fissare una visita. Alcuni pazienti vivono al Sud Italia, altri a Bilbao, in Romania e in Portogallo.

"Grazie alla compatibilità del sistema con la rete Gsm - commenta il tecnico perfusionista che segue i pazienti monitorati, Roberta Dissegna - il paziente, con il comunicatore, riesce a trasmettere regolarmente i dati relativi al suo dispositivo e alla sua patologia. Questo consente un contatto praticamente ininterrotto fra medico e paziente e offre ai portatori di pacemaker uno strumento di comunicazione facile che si può attivare comodamente da qualunque luogo". Il sistema è inoltre integrabile con la cartella clinica elettronica e prevede delle opzioni di notificazione degli allarmi quali sms ed e-mail. "Ci troviamo di fronte a una vera rivoluzione tecnologica - sottolinea Diego Vaccari - ll fatto stesso che il paziente possa trasmettere da tutta Europa è la riprova di quanto l'innovazione tecnologica in sanità apporti concreti benefici ai pazienti in termini di qualità di vita".

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