Campoverde di Aprilia (Latina), 6 mag (Adnkronos Salute) - Un piano nazionale per l'eradicazione dell'epatite C, in vista dell'arrivo dei nuovi farmaci, risolutivi ma costosissimi, che pongono nuove sfide al Servizio sanitario nazionale e alla sostenibilità di un sistema di cure solidale e universale come quello italiano. E' il progetto del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che lo annuncia durante la visita agli stabilimenti di Campoverde di Aprilia della Abbvie, azienda che produrrà una terapia in grado battere l'epatite C basata su tre farmaci, di cui uno prodotto proprio nello stabilimento laziale. "Penso ad un piano nazionale - spiega il ministro - perché è necessario trovare nuove strategie e soluzioni condivise. Siamo di fronte ad una novità epocale posta dall'introduzione di farmaci innovativi per i quali servono risorse. E' una situazione che oggi affrontiamo per l'epatite C, ma che spero affronteremo poi per l'Alzheimer, il Parkinson e altro" .
Lorenzin ha sottolineato che l'arrivo del nuovo farmaco "è una cosa che capita una volta nella vita di un ministro e di un'azienda. Una svolta che però non può mettere in discussione uno degli aspetti caratteristici ed importanti del nostro sistema. Non sono disposta a dare la cura in modo selettivo ai pazienti, come potrebbero fare altri Paesi. Siamo l'Italia, abbiamo una cultura umanistica". Per il ministro le scelte che saranno fatte "devono essere condivise. Bisogna parlarne, metterle sul piatto. Queste scelte non saranno solo mie. Le porterò in Consiglio dei ministri con il piano nazionale per l'eradicazione dell'epatite C", ha concluso sottolineando l'importanza della visita allo stabilimento dove si produrrà parte di uno dei farmaci innovativi. "Tutta l'Europa sta a guardare come ci muoveremo sul tema".
