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Sanita' Lombardia: Bresciani indagato, mai neanche un caffe' con Guarischi

13 marzo 2014 | 15.21
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Milano, 13 mar. (Adnkronos Salute) - "Io sono pulitissimo, non ho subito pressioni di alcun tipo da nessuno. Con Guarischi non ho mai bevuto neanche un caffè. Sono però sorpreso e scandalizzato dal fatto che mi siedo in Aula come testimone e scopro di essere indagato e non so perché". E' lo sfogo di Luciano Bresciani, ex assessore alla Sanità della Regione Lombardia, che ha ricoperto l'incarico dal 2007 al 2012 con Formigoni governatore. Oggi era stato convocato in tribunale a Milano come testimone della difesa, nel processo contro l'ex consigliere regionale Massimo Guarischi per un presunto giro di tangenti nella sanità lombarda, e ha appreso dalle parole del pm di essere indagato.

"Da cardiochirurgo ad assessore e da testimone a indagato: una carriera rapidissima la mia. E' fantastico. Io non sapevo niente, non so neanche qual è l'oggetto del mio essere indagato - assicura all'Adnkronos Salute - So però che con Guarischi io non ho mai mangiato uno spaghetto allo stesso tavolo, mai bevuto neanche un caffè. Non perché mi stesse antipatico, ma semplicemente perché frequentavamo persone diverse. Io lo conosco solo perché frequentava il Consiglio regionale lombardo e io in Consiglio non ci andavo bendato, anzi ci andavo con gli occhi ben aperti. Ora sono curioso di sapere", dice rientrando a casa dopo la mattinata trascorsa in tribunale.

"Non sono sereno - sbotta l'ex assessore - sono a disagio. Non ho partecipato a nessuna operazione che riguardi il caso Guarischi, neanche col pensiero. Non ho mai parlato con lui di queste cose, non ho avuto pressioni. La mia sensazione è di disagio nei confronti di questa procedura. Tornando a casa dopo aver avuto la notizia di essere indagato ho provato la sensazione sgradevole di mancare di opportuna protezione. Io cittadino non devo sedermi testimone e alzarmi indagato, senza aver rilasciato nessuna dichiarazione. Ho avuto solo il tempo di dire il mio nome. E questa sensazione continua perché non so neanche le motivazioni. Ho visto anche il giudice trasalire perché non sapeva niente pure lui". (segue)

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