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Sanita': Croce Rossa privata, al via tra rilancio e lavoratori in rivolta (3)

10 marzo 2014 | 12.44
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(Adnkronos Salute) - Intanto, tra i dipendenti Cri cresce il malcontento. E sale la tensione. Mercoledì scorso a Roma 30 lavoratori, in gran parte precari, sono saliti in cima ai ponteggi della palazzina di via Ramazzini, che ospita il Centro di educazione motoria. Motivo della protesta: il passaggio da un contratto di natura pubblica a uno di natura privata, il contratto Anpas, che - a detta dell'Unione sindacale di base (Usb) pubblico impiego - non solo "non garantisce il dovuto processo di stabilizzazione del personale a tempo determinato, ma nemmeno, più in generale, i livelli occupazionali e quelli salariali".

"Se i lavoratori perderanno lo status di dipendenti pubblici - spiega Gesmini - le garanzie saranno prossime allo zero. I lavoratori che si vedranno costretti a scegliere di rimanere nella 'nuova' associazione avranno non solo meno garanzie, ma anche salari certamente più bassi, con il relativo rischio di essere messi alla porta per applicazione di contratti capestro che non prevedranno nessuna tutela di natura sindacale e occupazionale".

Di tutt'altro avviso il presidente Cri, Rocca. "Per quanto riguarda il personale a tempo indeterminato è aperto un tavolo alla Funzione pubblica dove verrà stabilito il numero dei lavoratori che dovranno spostarsi presso altre pubbliche amministrazioni. I dipendenti con contratti a tempo determinato, legati alle convenzioni, saranno invece assorbiti all'interno dei comitati locali in cui hanno prestato servizio". Poche speranze, invece, per quei lavoratori assunti nell'ambito delle convenzioni che non sono state rinnovate. "Se un ente ci toglie un servizio e lo affida a terzi - spiega Rocca - i riflessi sui lavoratori, purtroppo, sono immediati. Ma questo - precisa - succede adesso e succedeva prima della riforma". (segue)

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