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Sanita' Lombardia: si lavora a rete Expo, Areu scrive piano per emergenze

25 febbraio 2014 | 19.36
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Milano, 25 feb. (Adnkronos Salute) - E' in cantiere il piano per organizzare la rete di strutture sanitarie milanesi e lombarde in vista di Expo 2015, annunciato dal governatore Roberto Maroni nei giorni scorsi. L'obiettivo è mettere in condizione il sistema sanitario di reggere l'impatto con i milioni di visitatori attesi per l'Esposizione universale. Si lavora alla rete, alla sua organizzazione, all'individuazione delle strutture di riferimento. Il Sacco, polo vicinissimo alla sede dell'Expo, sarà in prima linea. Per via della sua posizione geografica l'ospedale, spiegano dall'assessorato, sarà uno dei presidi sanitari di riferimento per chi sarà a spasso fra i padiglioni dell'esposizione universale.

L'ospedale, spiegano da Palazzo Lombardia, sarà coinvolto anche nel piano che sta scrivendo l'Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) per la gestione dell'emergenza urgenza nel periodo di Expo. A mettere la struttura in pole position per un eventuale ruolo di spicco è anche la sua 'vocazione' per i temi della biosicurezza e bioemergenza: l'ospedale è infatti centro di riferimento nazionale insieme allo Spallanzani di Roma. Queste le premesse, ma il piano sanitario per Expo è in lavorazione e la delibera non è ancora stata approvata.

Intanto ieri il direttore del Dipartimento di malattie infettive del Sacco, Giuliano Rizzardini, è stato sentito in audizione in Commissione Sanità del consiglio regionale. Si è parlato di sfide ed emergenze poste da virus e microrganismi, con un accenno anche ad Expo. "Noi siamo pronti, la nostra struttura si è già misurata in passato con situazioni delicate, e ha superato la prova - spiega Rizzardini all'Adnkronos Salute - C'è ovviamente la nostra disponibilità per l'Expo, vedremo quali saranno le decisioni della Regione, quali saranno le caratteristiche del piano. Noi le competenze le abbiamo". Ai tempi della Sars nel 2003, ricorda lo specialista, "sono stati fatti oltre 600 screening specifici, 615 ricoveri, per arrivare a individuare 4 casi di cui 2 confermati. Non abbiamo avuto nessun morto. E siamo riusciti a gestire la situazione". Altro banco di prova per il Sacco, "è stata la pandemia influenzale del 2009". (segue)

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