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Lazio: Viterbo, primi prelievi tessuto osseo da donatore vivente a Belcolle

20 maggio 2014 | 17.32
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Viterbo, 20 mag. (Adnkronos Salute) - Martedì 29 aprile e giovedì 8 maggio all'ospedale Belcolle di Viterbo sono stati eseguiti i primi prelievi di tessuto osseo da donatore vivente. Si è trattato di due interventi di asportazione della testa di un femore in pazienti a cui doveva essere inserita un'apposita protesi d'anca. L'osso, opportunamente trattato e purificato, potrà essere reimpiantato in chi ne avrà bisogno. Questo importante obiettivo - sottolinea l'Ausl di Viterbo in una nota - è stato raggiunto grazie alla collaborazione tra l'Unità operativa di ortopedia e traumatologia, diretta Antonio Castagnaro, e la Banca del tessuto muscoloscheletrico della Regione Lazio, diretta da Fabio Erba.

L'intero processo che ha portato alla scelta del donatore e al successivo prelievo è stato coordinato dall'Ufficio Donazione organi e tessuti (Dot) dell'Ausl, grazie al lavoro svolto da Fernando Ricci e Stefania Stefani. "Con questi primi prelievi di tessuto osseo - spiega il coordinatore del Dot, Fernando Ricci - possiamo sostenere che il legame con la Banca del tessuto muscolo scheletrico inizia ad assumere i connotati di un rapporto continuativo, con estrema soddisfazione di entrambe le parti. E' intenzione della direzione generale dell'Ausl estendere questa procedura nelle altre unità operative ortopediche presenti sul territorio e, per questa ragione, a breve organizzeremo un percorso di formazione presso gli ospedali di Civita Castellana e di Tarquinia".

Il trapianto di tessuto umano, di tipo omologo - spiega l'Ausl viterbese - garantisce una probabilità di successo superiore di 4-5 volte rispetto a quello effettuato con tessuto osseo di provenienza animale. Inoltre, il tessuto muscolo scheletrico proveniente dalla Banca viene normalmente utilizzato per supplire alle perdite di sostanza ossea nelle fratture di giovani pazienti traumatizzati e nella chirurgia conservativa dei tumori ossei, migliorando la qualità di vita con un innesto che, in breve tempo, si integra con il tessuto stesso del ricevente. "Per questi motivi - conclude Ricci - essere entrati attivamente nel circuito della Banca regionale può comportare un notevole beneficio, in termini di cura, per i nostri utenti. Al riguardo, un grazie sincero e di cuore va rivolto ai pazienti che hanno firmato la dichiarazione di volontà alla donazione, senza i quali non avremmo potuto effettuare il prelievo di tessuto osseo".

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