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Lombardia: Milano, allo Stomatologico task force anti-russamento

20 maggio 2014 | 17.32
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Milano, 20 mag. (Adnkronos Salute) - Un team multidisciplinare con un piano di intervento dedicato ai russatori. E' la task force messa in campo l'Istituto stomatologico italiano di Milano, che ricorda come il 50% della popolazione adulta russi: in prevalenza uomini over 30, ma anche donne dopo la menopausa. A parte il fastidio recato al compagno di letto, dati statistici indicano che la stanchezza legata a una cattiva qualità del sonno è la causa di 2 incidenti su 5. Quando infatti al russamento sono associate apnee notturne ostruttive, i possibili effetti collaterali vanno dallo stress alla stanchezza diurna, dalla sonnolenza cronica fino a ipertensione, malattie cardiovascolari, ictus e alterata produzione di alcuni ormoni.

"Il russatore con apnee notturne è solitamente ignaro degli scompensi psicofisici a cui potrebbe andare incontro e difficilmente si rivolge al medico per la prescrizione di una terapia dopo accurata diagnosi", osserva Fiorenzo Bertoletti, alla guida del team dello Stomatologico per lo studio e la cura del russamento e delle apnee notturne ostruttive. E' invece "fondamentale - raccomandano dall'Istituto - che il russatore si affidi a un centro specializzato per una diagnosi preliminare, valutando in un primo step la presenza o meno di anomalie a naso, palato, tonsille, base della lingua e laringe. Successivamente sarà necessario procedere con esami diagnostici come la polisonnografia (esame del sonno) per verificare la presenza di eventuali apnee ostruttive durante il sonno".

"Per i casi più complessi sono richiesti esami specifici per poter avere un quadro completo e definire la terapia personalizzata, chirurgica e non - prosegue Bertoletti - La terapia chirurgica oggi ha fatto passi da gigante. Se indicato, si tratta di un semplice intervento mini-invasivo, da effettuarsi in anestesia locale e in day hospital, che può correggere eventuali anomalie anatomiche con netto miglioramento della sintomatologia vibratoria e/o ostruttiva". Fra le terapie non chirurgiche "l'utilizzo di un sistema che comprime l'aria e la invia attraverso il naso e la bocca nella faringe-laringe - conclude la nota dallo Stomatologico - e l'utilizzo di apparecchi ortodontici, da posizionarsi tra le arcate dentarie, che mantengono la lingua in posizione corretta durante il sonno".

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