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Veneto: Ulss 9, doppio appuntamento dedicato alla medicina dello sport

21 maggio 2014 | 17.33
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Treviso, 21 mag. (Adnkronos Salute) - Il prossimo fine settimana vedrà Treviso coinvolta in un'intensa due giorni dedicata alla medicina dello sport. Un momento di formazione e riflessione non solo per i sanitari, ma anche per chi svolge attività sportiva sia agonistica che amatoriale. 'L'atleta master e lo sport: quando il cuore non regge la passione' e 'L'uso del defibrillatore nello sport: risvolti organizzativi e aspetti medico legali del decreto Balduzzi': questi i temi delle giornate in programma all'auditorium Appiani, rispettivamente il 23 e 24 maggio a partire dalle 8.30.

I dati del Suem 118 Treviso Emergenza - informa l'Ulss 9 in una nota - indicano come mediamente in provincia di Treviso si registrino in un anno 450 arresti cardiaci negli adulti (quasi 0,5 per 1.000 della popolazione). Di questi, circa 16 sono correlabili ad attività sportiva in ambito master (età superiore ai 35-40 anni). Proprio in questa fascia di età la malattia coronarica è la prima causa di eventi cardiovascolari maggiori e, al verificarsi di questi ultimi, le possibilità di sopravvivenza sono inferiori al 10% se non ci sono immediati e tempestivi interventi dei presenti anche con l'uso del defibrillatore. Ai convegni trevigiani del prossimo weekend hanno presentato l'iscrizione 250 tra cardiologi e altri specialisti o personale sanitario per la giornata di venerdì e circa 400 congressisti a quella di sabato, in buona parte dirigenti e tecnici di società sportive.

"Dati internazionali ci dicono che, dagli anni '70 ad oggi, gli atleti con più di 35 anni sono 1.500 volte più numerosi. Non ci sono dati italiani precisi, ma dal numero di maratone, granfondo e gare varie che negli ultimi anni si sono moltiplicate anche nel nostro territorio, credo che il trend sia assolutamente sovrapponibile - sottolinea Patrizio Sarto, direttore dell'Unità operativa di medicina dello sport e dell'esercizio fisico dell'Ulss 9 - La nostra struttura è di riferimento per 9.000 ragazzi agonisti sotto i 18 anni, e stimiamo che ve ne siano almeno altrettanti fino agli 80. Poi c'è da aggiungere tutto l'universo degli amatori e dello spontaneismo. Venerdì avremo l'occasione di confrontarci con i massimi esperti europei del settore e mettere a fuoco quali possono essere le strategie diagnostiche e terapeutiche per ridurre al minimo il rischio cardiovascolare e permettere a chi si sottopone ad una corretto screening, di partecipare a competizioni in sicurezza".

Di grande rilevanza anche la giornata di sabato dedicata al defibrillatore, pensata, oltre che per la formazione del personale sanitario, anche per sensibilizzare i dirigenti delle società sportive. "E' l'unico ausilio che, impiegato tempestivamente - conclude Sarto - può permettere di salvare fino al 50% in più delle persone colpite da arresto cardiaco".

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