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Lombardia: Centro Santagostino Milano apre Servizio cure a domicilio

26 maggio 2014 | 17.32
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Milano, 26 mag. (Adnkronos Salute) - Cure low-cost, da oggi anche a domicilio. E' la novità annunciata oggi dal Centro medico Santagostino di Milano, attivo dal 2009 grazie a un progetto sostenuto Oltre Venture Capital Sociale per offrire assistenza specialistica di qualità, ma accessibile a tutti. La struttura vara infatti "un Servizio di cure domiciliare per una presa in carico globale, una novità assoluta nel campo del privato" che punta a rispondere a un bisogno in crescita con l'invecchiamento della popolazione e l'epidemia di malattie croniche. I destinatari sono "tutte le persone che, per problemi di salute, di età, di scarsa autonomia o semplicemente organizzativi, hanno difficoltà a muoversi da casa".

"Il paziente che ci contatta - spiegano dal Centro - viene immediatamente preso in carico dal 'case manager' il quale, dopo un'attenta valutazione medico-infermieristica delle necessità della persona, è in grado di indirizzare e definire un percorso di salute personalizzato, lavorando in integrazione e in collaborazione con il medico di base, le strutture sanitarie pubbliche e private o gli specialisti che hanno in assistenza il paziente, coinvolgendone anche di nuovi. Il case manager (reperibile telefonicamente) diventa così il punto di riferimento del paziente, capace di svolgere un lavoro di coordinamento, di orientamento, ma anche di informazione e formazione. Il nuovo Servizio offre prestazioni ad ampio raggio tra cui fisioterapia, dietologia, neurologia, geriatria, ecografia, psicologia, medicina palliativa (per pazienti oncologici ma non solo), podologia, ma anche semplice assistenza familiare". L'équipe è composta da "8 specialisti, 3 infermieri, 2 fisioterapisti, un podologo, un ecografista e 3 assistenti familiari. A seconda delle esigenze, vengono coinvolti altri specialisti del Centro".

"Il Centro medico Santagostino - spiega la responsabile del Servizio, l'ematologa Daniela Cattaneo, esperta in cure palliative - vuole coprire un bisogno che il territorio esprime sempre più" e al quale "al momento, salvo qualche rara eccezione, il Servizio sanitario nazionale fa fatica a rispondere. La nostra è una sfida medico-scientifica, ma anche di cultura della sanità. Vogliamo essere non solo attori attivi nel nostro territorio di riferimento, ma contribuire a cambiamenti culturali importanti. Con più domiciliarità si evitano ricoveri in ospedale e in strutture residenziali, si riducono i costi, si semplifica la vita delle famiglie, e si lavora per il benessere psicofisico dei cittadini-pazienti".

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