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Sanita': eventi imprevisti per 17% italiani in ospedale, 57% prevenibili

29 maggio 2014 | 17.55
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Milano, 29 mag. (Adnkronos Salute) - In Italia fino al 17% dei pazienti ricoverati in ospedale nelle aree di medicina generale e chirurgia si troverà ad affrontare una complicanza imprevista. Ma il 56,7% degli eventi avversi si può prevenire. Nel caso dell'arresto cardiaco, per esempio, segni e sintomi anomali sono presenti già 6 ore prima della crisi. Sono alcuni dei dati presentati oggi a Milano, in occasione del 25esimo Smart (Simposio mostra anestesia rianimazione e terapia intensiva).

Per scongiurare un imprevisto che può essere fatale, è stato sottolineato durante un incontro organizzato da Philips, è necessario monitorare 5 parametri fisiologici di base: frequenza respiratoria, pressione sistolica (la 'massima'), frequenza cardiaca, temperatura, punteggio Avpu (scala di valutazione dello stato di coscienza). "I segni clinici evidenziano i potenziali problemi prima che possano svilupparsi, contribuendo a ridurre la degenza - sottolinea Rinaldo Bellomo, direttore Intensive Care Research all'Austin Hospital di Melbourne, in Australia - L'intervento precoce può fare la differenza nel migliorare i risultati nei pazienti e, nel lungo termine, condurre a una politica di contenimento dei costi negli ospedali".

I risultati dello studio internazionale 'Vital', che ha coinvolto 12 reparti di medicina generale in 5 Paesi, per un totale di 18 mila pazienti, hanno confermato l'efficacia del monitoraggio automatizzato che - grazie a un sistema elettronico - è in grado di individuare i pazienti che potrebbero aggravarsi, acquisendo ed elaborando automaticamente i parametri vitali. Il tempo necessario per rilevare i parametri vitali si dimezza, la sopravvivenza aumenta del 6% e la durata del ricovero diminuisce del 25%, riferisce una nota. "La disponibilità di un valido supporto decisionale del personale sanitario - commenta Bellomo - permette di ottimizzare l'attività di squadra dei medici e, migliorando l'attivazione dei team di emergenza, permette di ridurre i tempi di ospedalizzazione e gli eventi fatali".

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