Roma, 30 mag. (Adnkronos Salute) - Festa dei cent'anni per la 'città dei matti', l'ex-ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma. Da ieri sono infatti iniziate le celebrazioni organizzate dalla Asl Roma E insieme all'assessorato alla Cultura di Roma Capitale e il Municipio XIV. Lo scopo degli eventi - in programma fino a domani al parco di Santa Maria della Pietà - è quello di valorizzare un patrimonio pubblico, rendendolo fruibile alla cittadinanza, attraverso un programma fitto di eventi scientifici, artistici e di intrattenimento. Convegni, teatro, cortometraggi, musica, spettacoli per bambini, percorsi educativi e di prevenzione per una nuova visione della salute e della partecipazione attiva dei cittadini.
Questi alcuni tra gli appuntamenti previsti per domani: la mattina è in programma la tavola rotonda 'Welfare, salute, inclusione', mentre nell'area parco è prevista una maratona dilettantistica, in collaborazione con Associazione Spazio Verde e ASD Atletica Leggera Monte Mario. A seguire spettacoli di animazione e magia per i bimbi. Previste anche 'passeggiate meditative, breathwalking', a cura di Pavane Singh. La sera concerto di Mimmo Locasciulli, e per finire, conclusione del centenario: flash mob musicisti Orchestra Sinfonica di Roma.
Una storia, quella dell'ex manicomio di Roma, fatta di tante vicende, quelle del dolore e della disperazione dei malati ricoverati negli 'ospedali-carceri', riscattati poi dalla legge Basaglia del '78, e che oggi rivivono tra le mura di un museo che trasuda cultura e memoria. A inaugurare il 31 maggio del 1914 la struttura è il re d'Italia Vittorio Emanuele III. Le antiche origini dell'ex manicomio risalgono però al 1548 come Hospitale de' poveri forestieri et pazzi dell'Alma Città di Roma. La 'città dei matti', diventa presto un aggregatore urbano per chi 'sta fuori' (abitazioni popolari per gli infermieri e per le loro famiglie, tram, treno, strade, attività commerciali, scuole ecc.) e un potente strumento di segregazione e annullamento delle soggettività di coloro che 'stanno dentro'. (segue)