Milano, 3 giu. (Adnkronos Salute) - Asma e bronchite cronica Bpco, malattie rare, infezioni polmonari: sono le 3 maxi aree tematiche su cui si articola il congresso 'Pneumologia 2014', in programma da giovedì 5 giugno a sabato 7 a Milano, sotto la direzione scientifica di Sergio Harari dell'Unità operativa di Pneumologia e Servizio di emodinamica e fisiopatologia respiratoria dell'ospedale San Giuseppe-MultiMedica del capoluogo lombardo, centro di riferimento riconosciuto dalla Regione per le malattie polmonari rare.
Il congresso, alla seconda edizione, si rivolge agli specialisti pneumologi, con relazioni tenute dai maggiori esperti italiani. Per l'occasione, annunciano i promotori dell'evento in una nota, saranno presentati i risultati di alcuni studi nazionali e internazionali sull'efficacia di due farmaci, pirfenidone e nintedanib, nel rallentare la progressione della fibrosi polmonare idiopatica. L'identikit clinico della patologia? Malattia rara a prognosi infausta a 3-4 anni, unica opzione terapeutica il trapianto di polmone. Solo in Lombardia, rilevano gli esperti, i casi documentati di fibrosi polmonare idiopatica sono circa 2 mila, mentre per l'intero Paese si stimano circa 12 mila casi. Durante il congresso saranno diffusi i nuovi dati sulla prevalenza della malattia in Italia, da uno studio epidemiologico condotto da Harari in collaborazione con il Centro di ricerca in sanità pubblica dell'università di Milano-Bicocca.
Sotto i riflettori al congresso anche le novità terapeutiche per un'altra malattia polmonare rara, l'ipertensione polmonare, mentre sul fronte dell'asma si parlerà dell'efficacia di due farmaci già utilizzati nel trattamento della Bpco. Saranno poi approfonditi i temi della minaccia dei batteri multiresistenti, della tubercolosi e delle nuove pandemie, "vere o presunte". Spazio anche alle novità sullo screening per il tumore polmonare e al dibattito sulla possibilità di un avvento dei farmaci generici in pneumologia, ma anche a mini-corsi di taglio più pratico, di cui uno dedicato alla comunicazione in medicina. Punta invece sul dilemma 'La cultura fa bene alla medicina moderna?' la tavola rotonda in programma venerdì: cultura in tutte le sue declinazioni, non ultima quella della trasparenza e del dialogo aperto, "unico possibile antidoto alle pratiche occulte che spesso emergono nel mondo della salute e che minano il rapporto di fiducia tra popolazione e medici".
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