Una giornata di dialogo e di confronto per riflettere sull'approccio scientifico e, soprattutto, psicologico e culturale delle patologie oncologiche sulle donne. E' il tema del convegno 'L'oncoematologia si tinge di rosa', organizzato con il contributo non condizionato di Celgene, questa mattina a Bacoli (Napoli) nella Casina Vanvitelliana sul lago Fusaro. Il coordinamento scientifico è stato affidato ad Agata Pisano, direttore del reparto di Oncologia ed ematologia dell'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli: proprio Pisano ha rimarcato il ruolo delle "donne che ricoprono un ruolo centrale nell'ingegneria biomedica, nelle tecnologie informatiche e nel settore farmaceutico".
L'obiettivo del convegno è stato quello di "riunire operatori e pazienti per parlare di oncologia 'in rosa', chiamando in causa anche gli aspetti psicologici, culturali e sociologici". Un incontro dedicato quindi "alle donne" per "saper affrontare di persona tutte le scelte terapeutiche e uscire dalle limitazioni del contesto sociale. Se oggi possiamo sperare in un tasso di mortalità pari a zero per il carcinoma alla mammella - sottolinea - è anche merito delle donne che hanno partecipato alla ricerca e di quelle che non hanno avuto paura di raccontarlo".
Presente tra gli altri Michele Schiano di Visconti, presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, che ha sottolineato il valore dell'incontro "che dimostra come i professionisti possano fare la differenza nella nostra Regione, cosa che stanno dimostrando di poter fare giorno dopo giorno".
Schiano di Visconti ha ricordato come la Campania "sia rientrata nel patto di stabilità grazie al lavoro del presidente Caldoro e degli operatori del settore. Con il commissariamento e il blocco del turnover non siamo riusciti a fare sanità come volevamo. Oggi a testa alta possiamo chiedere al Governo di farci uscire dal commissariamento, per poter fare sanità a casa nostra". Partendo dai punti di eccellenza, come ha ricordato il direttore generale della Asl Napoli 2 Giuseppe Ferraro.
"Nei nostri ospedali il tasso di migrazione sia in positivo. Significa che in molti dalle altre Asl scelgono le nostre strutture per curarsi", ha sottolineato.
