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Eaaci, fino a 17% europei soffre di allergie alimentari

10 giugno 2014 | 15.14
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Eaaci, fino a 17% europei soffre di allergie alimentari

(Adnkronos Salute) - Sebbene il 6-17% della popolazione europea soffra di un qualche tipo di allergia alimentare, le allergie alimentari e l'anafilassi continuano ad essere temi poco diffusi sia tra i pazienti sia tra gli operatori sanitari. La scarsa comprensione dell'allergia alimentare, del suo impatto sulla qualità della vita e dei costi, nonché la ridotta consapevolezza della potenziale letalità di una reazione allergica grave, hanno portato l'Accademia europea di allergologia e immunologia clinica (Eaaci) a stilare le prime linee guida europee sulle allergie alimentari e l'anafilassi.

Le nuove linee guida, presentate in occasione del Congresso annuale della Eaaci che si sta tenendo a Copenaghen, in Danimarca, sono state redatte da oltre 70 esperti di tutto il mondo. Sono state coinvolte 21 organizzazioni internazionali di pazienti, oltre all'Associazione europea per la formazione degli insegnanti (Atee) e a società scientifiche europee correlate a gastroenterologia pediatrica, epatologia e nutrizione (Espghan), e medicina di emergenza e urgenza (Eusem). Obiettivo, fornire un aggiornamento scientifico completo su cinque temi: allergia alimentare, prevenzione, qualità della vita, anafilassi e gestione delle allergie in ambito ospedaliero ed ambulatorio. Il documento afferma che la frequenza delle allergie alimentari è maggiore tra i bambini rispetto agli adulti ed è più elevata nell'Europa nord-occidentale che in quella meridionale. Inoltre che, sebbene l'incidenza di tali allergie sembri mantenersi stabile, la loro prevalenza potrebbe aumentare.

Le allergie alimentari più comuni in Europa sono dovute al latte vaccino, alle uova, alla soia, al grano, alle arachidi, alla frutta a guscio, al pesce e ai frutti di mare. Dopo una revisione sistematica di quasi 60 studi e meta-analisi, gli esperti che hanno partecipato alla redazione delle linee guida sono giunti alla conclusione che, in Europa, secondo le allergie alimentari dichiarate, la prevalenza di allergie al latte vaccino è del 6%, al grano del 3,6%, alle uova del 2,5%, alle arachidi dello 0,4%, alla frutta dell'1,3%, al pesce del 2,2% e ai frutti di mare dell'1,3%.

L'allergia al latte vaccino e alle uova è più comune tra i giovani e i bambini, mentre le reazioni alla frutta a guscio, al pesce e ai frutti di mare sono più frequenti tra gli adulti e gli anziani. Secondo i genitori, inoltre, almeno un bambino su 20 ha sofferto di una o più allergie alimentari. I prodotti lattiero-caseari sono quelli più comunemente identificati dai genitori, tuttavia le linee guida sostengono che la maggior prevalenza si riscontra nel grano, nella alla frutta a guscio, nelle uova e nei frutti di mare.

Secondo la revisione inclusa nelle linee guida, l'incidenza di anafilassi è pari a 1,5-8 casi su 100.000 persone all'anno. I principali fattori scatenanti includono alimenti, farmaci e punture di insetti, anche se l'allergene induttore non viene identificato nel 20% dei casi. Sebbene la prevalenza di anafilassi si stimi essere dello 0,3%, le linee guida sottolineano la necessità di coinvolgere nel suo studio e gestione tutti gli operatori sanitari, non solo gli allergologi.

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