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Ebola: italiano a Dallas, nelle scuole misure speciali per l'igiene

02 ottobre 2014 | 17.52
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Ebola: italiano a Dallas, nelle scuole misure speciali per l'igiene

(Adnkronos Salute) - Il primo caso di Ebola diagnosticato in Usa, a Dallas, ha messo in allarme anche la comunità italiana che vive e lavora nella città. "Non c'è ancora il panico, la fuga dalla città o l'assolto ai supermercati come vorrebbero far credere i media Usa, ma in alcune scuole elementari i presidi hanno adottato delle misure d'igiene speciali e comunicato ai bambini e agli insegnanti come procedere. Come comunità italiana, però, siamo anche più informati e abbiamo un approccio diverso nei confronti dei media americani, che di solito, come è accaduto ad esempio con l'influenza suina, sono notevolmente allarmistici e catastrofisti". A parlare all'Adnkronos Salute è Paolo Maggi, manager di una multinazionale svedese da oltre 15 anni a Dallas.

"Nella scuola di mia figlia hanno adottato queste misure speciali, ma - precisa - è sui social network e sulle tv locali che sta mondato la paura per il virus. Frutto spesso di una diffusa ignoranza su Ebola e su come si trasmette. Purtroppo non ci sorprende neanche ciò che è accaduto al paziente colpito da Ebola - osserva Maggi - che ad un primo controllo in ospedale è stato poi dimesso. Negli Usa è difficilissimo che ti prendano in carico per un'influenza, la regola spesso è di mandarti a casa. Solo se c'è una ferita sanguinante o se il paziente è un bambino allora intervengono. In questo caso - chiosa - perché hanno il timore di un'azione legale".

La comunità italiana di Dallas, che comprende anche molti medici che lavorano nelle principali strutture sanitarie della città, "segue con molta attenzione l'evolversi della situazione - conclude il manager - ci teniamo in contatto e ci scambiamo opinioni e suggerimenti. La speranza è che le autorità abbiano adottato tutte le misure per evitare che il contagio si diffonda".

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