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Influenza: Pani (Aifa), 460 mila dosi ritirate ma no timori, anch'io vaccinato

27 novembre 2014 | 20.56
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Sono 460.000 le dosi di vaccino anti-influenza Fluad, di Novartis Vaccines, per cui l'Agenzia italiana del farmaco ha disposto il divieto di utilizzo in via cautelativa dopo tre morti sospette. I decessi riguardano due donne e un uomo, due sono avvenuti in Sicilia e uno in Molise. L'Aifa ribadisce che si tratta di un provvedimento cautelativo e che i vaccini sono una risorsa preziosa e insostituibile. Sono attesi nelle prossime settimane i risultati delle analisi in corso.

(Infophoto) - INFOPHOTO
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"Anche io ho fatto il vaccino Fluad un mese fa. Non dobbiamo creare allarme. Abbiamo deciso il divieto di utilizzo di due lotti, per un totale di 460 mila dosi. Ma si è trattato di un provvedimento cautelativo". Lo ha affermato Luca Pani, direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), a Roma a margine del 78esimo Heads of Medicine Agencies meeting.

I tre decessi sospetti che hanno portato al blocco di due lotti del vaccino antinfluenzale Fluad di Novartis riguardano tutti "anziani over 65, due donne e un uomo - ha riferito Pani - Due sono avvenuti in Sicilia e uno in Molise. Le cause della morte sono state in un caso siciliano arresto cardiavascolare, negli altri infiammazione del sistema nervoso centrale. Un decesso è avvenuto nell'immediatezza" della vaccinazione, "le altre entro le 48 ore. Abbiamo ricevuto la segnalazione della reazione avversa il 25 novembre", ha aggiunto Pani, evidenziando che "c'è stato un ritardo tra l'insorgenza della morte, tra il 12 e il 18 novembre, e la segnalazione. Un gap che dobbiamo verificare. Per ora non sappiamo cosa è potuto accadere".

Il Dg dell'Aifa ha puntualizzato infine come la relazione fra i tre decessi e la vaccinazione non sia certa. "Tra qualche settimana - ha stimato - sapremo se i lotti del Fluad hanno un difetto di produzione. A dirlo sarà l'Istituto superiore di sanità, ma io non credo. Se fosse stato così avremmo avuto 3 mila decessi".

Secondo il presidente dell'Aifa Sergio Pecorelli, sentito dall'Adnkronos Salute, "non c'è nulla che non vada nel vaccino in sé. Se dovessero esserci problemi, sarebbero nella confezione". L'Aifa tiene infine a rassicurare la popolazione e a ricordare l'importanza della profilassi anti-influenza: "I vaccini sono una risorsa preziosa e insostituibile - afferma l'Agenzia - per la prevenzione dell'influenza stagionale e delle sue complicanze, che possono dare luogo a casi di intensità severa e colpiscono con frequenza maggiore in particolare gli ultrasessantacinquenni e i pazienti affetti da condizioni croniche preesistenti".

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