(Adnkronos Salute) - Ogni anno la vaccinazione antinfluenzale evita oltre 5 mila morti, prevedibili per le complicanze legate all'infezione. Un eventuale 'flop' della campagna di profilassi, legato al caso delle morti sospette, potrebbe avere, quindi, effetti disastrosi. Anche dal punto di vista economico, considerando che vengono spesi milioni di euro per la vaccinazione stagionale. A sintetizzare i pericoli legati ad un effetto 'collaterale' delle notizie di cronaca di queste ore è Ovidio Brignoli, vicepresidente della Società di medicina generale e delle cure primarie (Simg), dal congresso in corso a Firenze.
"Negli ultimi cinque anni - spiega Brignoli all'Adnkronos Salute - si stima che, ogni anno, siano morte 5.600 persone over 65 per complicanze legate all'influenza. Si calcola che avremmo il doppio dei decessi senza vaccino". Non bisogna quindi abbassare la guardia, anche considerando il danno economico milionario che comporterebbe il fallimento della campagna vaccinale. "Non è facile fare un calcolo sui costi", continua Brignoli. Anche se escludiamo gli esborsi legati al numero maggiore di malati, all'assistenza per le complicanze e per i decessi evitabili.
"La spesa per una campagna vaccinale è elevata. Oggi vacciniamo tra il 55% e il 60% degli over 65. Milioni di persone che ricevono il vaccino pagato dal Ssn. Poi ci sono le vaccinazioni a domicilio, che prevedono un costo per il medico. E l'impegno di Asl e ospedali". Un investimento importante che, però, fa risparmiare in termini di vite umane e di costi per l'assistenza in caso di complicazioni. "Evitare il fallimento della campagna è fondamentale", conclude.
