Primo decreto cautelare sull'ammissione alle scuole di specializzazione in medicina, uno dei concorsi pubblici italiani più discussi degli ultimi tempi vista l'inversione delle domande dei test
Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso, avanzato con la collaborazione della Funzione pubblica Cgil, e ha fissato la prossima udienza al 29 gennaio 2015.
"Si tratta della prima vittoria - commentano gli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia - su quanto accaduto per le scuole di specializzazione mediche, con una graduatoria falsata e da rivedere. A questo punto o il ministero dell'Istruzione interverrà immediatamente con un provvedimento, o si spiana la strada al meccanismo del sovrannumero grazie i nostri ricorsi. Se non interverrà si rischierà di vedere annullato l’intero concorso, considerando che già molte persone sono state costrette per un errato meccanismo della graduatoria a scegliere la specializzazione meno ambita". Il Tar, spiegano i legali, "si è pronunciato sul ricorso valutandone anche la fondatezza per la violazione dei decreti ministeriali in materia".
"L'accoglimento del ricorso - affermato Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici - rappresenta il primo successo processuale della 'campagna specializzandi', avviata per sostenere anche dal punto di vista legale coloro che sono stati penalizzati da anomalie ed irregolarità nei test di accesso alle scuole di specializzazione di medicina, per una loro ammissione in sovrannumero. C'è bisogno di più investimenti, più merito e più trasparenza per la formazione dei medici, a partire da più borse di studio, utilizzando anche la grande rete ospedaliera pubblica come luogo di insegnamento", sottolinea.