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Sanità: stretta su esami inutili e -2,3 mld per Fsn, è legge il Dl enti locali

04 agosto 2015 | 20.14
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Via libera definitivo della Camera con 295 sì e 129 no

Sanità: stretta su esami inutili e -2,3 mld per Fsn, è legge il Dl enti locali

Oltre 2,3 miliardi in meno per il Fondo sanitario nazionale dal 2015, in attuazione dell'intesa Stato-Regioni dell'inizio di luglio, misure per la riduzione dei prezzi di beni, servizi e dispositivi medici e una stretta sulle prescrizioni di esami inappropriati. Sono le principali misure per la sanità previste dal Dl enti locali, convertito in legge dopo il via libera definitivo della Camera con 295 sì e 129 no.

In particolare, con decreto del ministero della Salute, da adottare entro 30 giorni dall'entrata in vigore del Ddl di conversione del decreto, vengono individuate "le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale". Le prestazioni - si tratta essenzialmente di analisi e test diagnostici - che non rispettano questi criteri, dovranno essere pagate interamente dai cittadini. A controllare saranno gli enti del Ssn e, in caso di prescrizioni non conformi alle indicazioni fissate dal ministero, i medici dovranno risponderne alla Asl di riferimento e, se le giustificazioni sono ritenute insufficienti, subiranno penalizzazioni economiche. La norma ha immediatamente suscitato la levata di scudi dei camici bianchi.

Il testo prevede inoltre, sempre con l'obiettivo di ridurre ed efficientare la spesa sanitaria, che gli enti del Ssn sono tenuti a rinegoziare i contratti per beni e servizi e per i dispositivi medici, per garantire il rispetto dei tetti di spesa. In caso di sforamento, saranno le aziende produttrici a dover ripianare.

Semaforo verde, nel maxi-emendamento del Governo, per la riforma dell'Agenzia italiana del farmaco, con la previsione di 241 nuove assunzioni fra il 2016 e il 2018.

Si autorizza inoltre, in vista dell'affluenza per il Giubileo straordinario del 2015-16, a favore della Regione Lazio un contributo di 33,512 milioni per il 2016 per il potenziamento dei pronto soccorso e per fronteggiare le emerge sanitarie. I pellegrini, pagando un contributo volontario di 50 euro - si legge infine - potranno usufruire gratuitamente di prestazioni sanitarie erogate in urgenza dagli ospedali dal Ssn.

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