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L'esperto dell'Oms: "Nessun cibo va eliminato semmai limitato"

27 ottobre 2015 | 16.17
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(Infophoto)
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"Del cibo sappiamo che alcuni elementi, a causa del modo in cui vengono preparati e lavorati, possono portare a problemi di salute, se magari sono assunti in modo eccessivo. Questi prodotti non vanno però eliminati, ma senz'altro limitati". Lo dichiara Oleg Chestnov, vice direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, intervenuto oggi all'Expo di Milano alla conferenza internazionale 'Nutrire il Pianeta, nutrirlo in salute', la due giorni che conclude l'impegno del ministero della Salute per l'Esposizione universale.

Il messaggio dell'Oms sul consumo di carne rossa , precisa l'esperto, "è indirizzato soprattutto ai politici, perché possano autoregolare la materia all'interno degli stessi Paesi. Dobbiamo pensare che non è tutto per forza bianco o nero, ma bisogna capire qual è il giusto equilibrio, e penso che sia un argomento che deve entrare nell'agenda della ricerca scientifica".

Oggi, spiega Chestnov, "una persona su 9 nel mondo ha una cattiva alimentazione e più di 160 milioni di bambini sotto i 5 anni soffrono di malnutrizione cronica, mentre più di mezzo miliardo di persone sono obese. La causa dei problemi attuali di nutrizione è un sistema alimentare che 'si è rotto' e che non sta promuovendo diete sane. La seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione (Icn2) ha impostato una visione del mondo dove ognuno ha accesso a stili alimentari economicamente accessibili, diversificati, sicuri e salutari".

Ora, aggiunge l'esperto Oms, "abbiamo bisogno di agire e contiamo sulla leadership del Governo italiano e sul potenziale generato dal grande successo di Expo 2015 per assicurare il sostegno ad azioni finalizzate a migliorare la nutrizione e il sistema alimentare".

Ci sono buone notizie e ci sono stati molti progressi sulla battaglia contro la fame. "Resta un paradosso - spiega Chestnov - da una parte si lotta contro la fame e dall'altra si lotta contro malattie portate dall'eccesso di cibo, come l'obesità". Per Chestnov, "il tema della sicurezza alimentare sta diventando sempre più importante: dobbiamo coinvolgere più attori e collaborare - esorta l'esperto Oms - La malnutrizione e le diete non salutari sono tra i maggiori fattori di rischio per le malattie non trasmissibili. L'analisi più recente del peso globale di ciascuna malattia mostra che nel 2013 i 6 più importanti fattori di rischio a livello globale sono stati un'alimentazione non sana, la pressione alta, la malnutrizione materna e pediatrica, il tabacco, l'inquinamento atmosferico e un alto indice di massa corporea. Tre di questi elementi sono correlati a come mangiamo e a cosa mangiamo".

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