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Sanità: a Como 3 bimbi con sindrome uremico-emolitica da E.coli

04 novembre 2015 | 17.36
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Sanità: a Como 3 bimbi con sindrome uremico-emolitica da E.coli

"Negli ultimi giorni della scorsa settimana sono stati registrati nel territorio di Como 3 casi di sindrome uremico-emolitica sostenuta da batterio Escherichia coli (EC 0145). I casi, che hanno interessato 3 bambini tra i 7 e 10 anni, appartenenti a famiglie diverse, sono in cura presso la Clinica de Marchi di Milano, che è il Centro di riferimento regionale per questa patologia". Lo comunica l'assessorato al Welfare della Regione Lombardia in una nota.

"Sono in corso tutti gli accertamenti necessari sul territorio interessato per individuare la fonte del contagio", assicurano da Palazzo Lombardia. "A tal fine l'Asl (Dipartimento di prevenzione veterinaria e Dipartimento di prevenzione medico) ha proceduto a diversi campionamenti di alimenti e di acqua, e presso l'Istituto zooprofilattico di Brescia sono in corso le analisi dei campioni. Inoltre è stata subito attivata la sorveglianza sanitaria sull'intera comunità, che consiste in una particolare attenzione nei confronti di eventuali casi di diarrea acuta". I medici di medicina generale e i pediatri di famiglia, aggiunge l'assessorato, "sono i primi interlocutori a cui rivolgersi in caso di sintomatologia diarroica, fermo restando che anche i presidi di Pronto soccorso sono allertati".

La sindrome emolitico-uremica (Seu) è la più importante complicanza delle infezioni intestinali da E.coli produttore di verocitotossina (Vtec) e colpisce in genere i bambini di età inferiore a 5 anni. Il batterio Escherichia coli è la specie più nota del genere Escherichia: al suo interno si distinguono almeno 171 sierotipi. E' una delle specie principali di batteri che vivono nella parte inferiore dell'intestino di animali a sangue caldo, e che sono necessari per la digestione.

Si stima che un uomo in un giorno elimini con le feci oltre 100 miliardi di cellule di E.coli. Alcuni ceppi producono tossine e sono i principali responsabili di diarree infettive nei Paesi industrializzati. La malattia si manifesta dopo un periodo di incubazione di 3-4 giorni, durante i quali inizia a comparire una diarrea sanguinolenta. La produzione di tossina si associa spesso (circa nel 10% dei casi) alla Seu, caratterizzata da insufficienza renale acuta, trombocitopenia, anemia emolitica, microangiopatia. La fonte di contagio è rappresentata più frequentemente da alimenti, quali la carne cruda, latte o suoi derivati oppure acqua non potabilizzata o alimenti da questa contaminati.

"Al momento non si registrano altri casi" di sindrome emolitico-uremica da E.coli nel Comasco. Lo spiegano all'AdnKronos Salute dall'Asl di Como che in queste ore continua i campionamenti, a caccia della fonte di contagio. "I primi risultati delle analisi, giunti oggi, sono negativi per l'acqua - informano - Prosegue la sorveglianza sanitaria e restano in vigore le raccomandazioni".

I casi sono stati registrati nella zona del Comune di Moltrasio e il sindaco ha diramato alla popolazione un avviso: "A scopo precauzionale, e fino a nuovo avviso, si consiglia la bollitura dell'acqua per uso alimentare". I 3 bambini colpiti dal batterio frequentano scuole diverse, hanno età diverse e non sono parenti. I tecnici dell'Asl (Prevenzione medica e veterinaria) hanno quindi proceduto con campionamenti a tappeto su acqua, pubblica e non potabilizzata, e alimenti, dalla carne al latte e formaggi, ancora sotto esame da parte dell'Istituto zooprofilattico di Brescia.

La Seu colpisce prevalentemente i bambini. Ogni anno in Lombardia si registrano tra 10 e 20 casi. "In provincia di Como - ricorda l'Asl - negli ultimi 5 anni si sono verificati 3 casi indipendenti uno dall'altro".

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