cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 00:03
10 ultim'ora BREAKING NEWS

I medici tornano a incrociare le braccia: nuovo sciopero il 17 e 18 marzo

21 gennaio 2016 | 14.30
LETTURA: 3 minuti

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
(Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Medici in sciopero per 48 ore il 17 e il 18 marzo. E' la decisione dell'Intersindacale, che riunisce tutte le sigle del settore e invita i camici bianchi ad incrociare nuovamente le braccia, dopo lo sciopero di dicembre.

"La nostra mobilitazione prosegue perché non siamo stati ascoltati e non abbiamo ricevuto risposte concrete alle richieste mosse con la manifestazione e lo sciopero dello scorso dicembre", spiega all'Adnkronos Salute Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici, al termine della riunione dell'Intersindacale che ha proclamato l'astensione dal lavoro. "Continuiamo la mobilitazione - prosegue - non solo come denuncia di una sanità a pezzi, ma anche per ricostruire un sistema sanitario pubblico che sia in grado di tutelare la salute dei cittadini senza che siano costretti a rivolgersi al privato o a non curarsi a causa di barriere all'accesso al Ssn come ticket e liste d'attesa".

I medici tornano a chiedere "migliori condizioni di lavoro, che significa riqualificare la rete ospedaliera - sottolinea Cozza - e costruire reali risposte sul territorio ai bisogni dei cittadini. Servono risorse certe, per esempio, per garantire il giusto orario di lavoro. All'annuncio delle 6 mila assunzioni, infatti, non è seguita alcuna certezza né risorse aggiuntive per realizzarle".

I medici sono "costretti allo sciopero dal silenzio del Governo. Non abbiamo avuto nessuna risposta, nessun segnale dopo la manifestazione unitaria di novembre e lo sciopero di tutti i professionisti, dipendenti e convenzionati, di dicembre", afferma Costantino Troise, segretario nazionale dell'Anaao Assomed. "Noi vediamo chiaramente - prosegue - i rischi che corre la sanità pubblica. E la possibilità, o meglio la certezza, che un crollo del Servizio sanitario nazionale travolga i cittadini e i medici che sono garanti della loro salute. Poniamo, ancora una volta, la questione di un urgente confronto con il Governo che ci spieghi qual è il modello di sanità che propone".

Ci sono 'sintomi' chiari di pericolo per la sanità italiana, avverte Troise, come indica "il rapporto tra spesa sanitaria e Pil che si allontana sempre più dai livelli dell'Europa occidentale e si avvicina sempre più ai livelli dell'Europa orientale". Il malessere dei medici, inoltre, è aggravato da "un attacco concentrico al loro ruolo professionale e alla riduzione delle possibilità di rendere esigibile il diritto alla salute del cittadini". I camici bianchi, poi, "si pongono il problema della sostenibilità del Ssn, perché avvertiamo con chiarezza che il sistema è sempre meno nazionale e sempre meno pubblico", aggiunge Troise che sottolinea come tutte queste questioni siano di interesse pubblico. "Siamo costretti - incalza - ad assistere all'attacco e al crollo di un patrimonio comune fondamentale. Un patrimonio che si mantiene in vita proprio grazie ai medici. E non si capisce tutto questo quale posto occupi nell'agenda del Governo. Vediamo solo una politica tesa a ridurre il finanziamento e comprimere l'offerta. Con la nostra protesta unitaria ribadiamo con forza che serve un patto con i medici che garantiscono il funzionamento del sistema. Senza i medici non c'è salute".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza