"Le donne incinte dovrebbero pensarci due volte prima di baciare qualcuno", evitando almeno 'labbra' diverse da quelle del partner, oltre alla condivisione di oggetti a uso personale: dallo spazzolino da denti a posate, piatti e bicchieri.
Nel carnevale brasiliano ai tempi di Zika, suona così l'appello lanciato in conferenza stampa dagli esperti dell'Istituto di ricerca Fiocruz di Rio de Janeiro, dopo la scoperta di tracce del virus nei campioni di saliva e urine di due pazienti con infezione confermata e sintomi in corso. Test condotti su cellule in cultura hanno dimostrato che il microrganismo rinvenuto in questi liquidi biologici era in grado di provocare danni, riferisce il 'Telegraph'.
Paulo Gadelha, presidente di Fiocruz, ha tenuto a precisare che la possibilità di contagio da Zika attraverso saliva e urine è tutta da confermare e per farlo sono necessari ulteriori studi. Ha comunque suggerito alle donne in gravidanza precauzioni particolari, compresa quella di fare attenzione ai baci. "Non si tratta di una misura di salute pubblica generalizzata" ha puntualizzato, bensì di una cautela rivolta alle future mamme, in attesa di saperne di più. A preoccupare, infatti, continua a essere il legame fortemente sospetto tra il virus trasmesso dalla zanzara Aedes aegypti e i casi di microcefalia nei bimbi figli di donne contagiate durante la gestazione.
Quanto alla presenza di Zika nelle urine, osservarla ha stupito gli stessi ricercatori, convinti che il germe non potesse proliferare in ambiente acido. "Ogni scoperta è una sorpresa per noi - ha detto Myrna Bonaldo, a capo del team che ha rinvenuto tracce del microrganismo nei campioni - per noi scienziati è una sfida estrema capire questo virus".
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