Il sito web è quello ufficiale del governo brasiliano: Portal Brasil. Sull'home page, dopo pochi secondi, cominciano a svolazzare una, due, tre zanzare. L'istinto è di seguirle con il mouse e all'improvviso compare una racchetta per ammazzarle. E' la formula ironica scelta dall'esecutivo per attirare l'attenzione dei cittadini sulla campagna contro l'Aedes aegypti, ashtag #zikazero. Usando la racchetta si materializza il messaggio-appello: "Non basta solo uccidere la zanzara. Non possiamo lasciarla nascere. E questo dipende da tutti noi. Imparate a fare la vostra parte".
La pagina che si apre è un contenitore di approfondimenti, in cui si ricordano tutte le misure messe in campo per la lotta alla zanzara portatrice del virus Zika, compresa la mobilitazione di soldati e statali in una 'caccia porta a porta'. Si può trovare dal messaggio in cui il presidente Dilma Rousseff dichiara guerra all'Aedes aegypti ai consigli per le donne in gravidanza. Fino alla chiamata alle armi per i cittadini - "Una zanzara non è mai forte quanto un Paese intero", è lo slogan - e alle mosse per proteggersi e soprattutto per eradicare l'insetto, colpendolo lì dove si annida: grondaie, sottovasi, piccoli ristagni d'acqua, contesti ideali per far proliferare le larve.
